Una lettera al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino
Caro Presidente, nel corso dell’anno 2009 la Regione Piemonte firmava un Accordo di Programma per la realizzazione del Parco a tema Mediapolis in Albiano d’Ivrea. Da allora, quella che sembrava una strada oramai in discesa per arrivare all’avvio dell’opera si è invece complicata con il frapporsi di ostacoli “tecnici” che l’incapacità della gestione Cota e la sua fuga da ogni sorta di assunzione di responsabilità politica nell’affrontare la questione non ha contribuito a sbloccare. Oggi, chi da sempre con accanimento si è opposto al progetto, chiede che la Regione decida di cancellarlo definitivamente. Ebbene, i Sindaci sottoscritti, invece, ritengono che la scelta compiuta anni fa dal territorio, attraverso il Patto Territoriale, per la realizzazione del “Parco a tema Mediapolis”, sia ancora valida, a maggior ragione in tempi nei quali non si vedono, per questo territorio, scenari futuri di vero rilancio dell’economia. La scelta effettuata non è avvenuta a cuor leggero o senza che il progetto sia stato sottoposto al più dettagliato e partecipato processo di verifica che si ricordi per un progetto industriale dell’area. Comuni, Provincia, Regione, soggetti sociali, hanno svolto la loro parte in un continuo processo di adattamento del progetto alle osservazioni e sollecitazioni che sono giunte da più parti, e più di un tavolo di concertazione ha alla fine definito una soluzione progettuale che è ancora stata affinata dalla Valutazione di Impatto Ambientale. Il TAR ed il Consiglio di Stato hanno perentoriamente bocciato tutte le osservazioni avanzate con una serie di esposti dai soggetti contrari all’intervento. Gli studi effettuati a più riprese hanno sempre sottolineato che il progetto Mediapolis rappresenterebbe “l’unico investimento con effetti di sistema, costituendo una carta non trascurabile che il Canavese può giocare, prefigurando uno scenario a dieci anni dall’investimento, che “genererebbe un notevole impulso di scambio, con effetti assai significativi sul mercato del lavoro terziario (alcune migliaia di unità) e con un ammortizzamento generale sull’intero mercato del lavoro locale, raccogliendo il testimone della caduta manifatturiera”. Il Canavese non si salva fermando Mediapolis! Casomai anche (si sottolinea anche e certamente non solo) realizzando Mediapolis. Mediapolis potrà essere una occasione di diversificazione, complementare ed importante di rilancio del territorio. E sul progetto, a livello territoriale, c’è anche il consenso della stragrande maggioranza dei Cittadini. Non si può decidere senza il parere dei cittadini, si dice spesso. Bene, qui il consenso c’è, dei Cittadini. Non c’è un consenso buono se ci dà ragione, ed uno cattivo se ci dà torto! Si possono riproporre ogni giorno obiezioni già bocciate perentoriamente nelle sedi dei ricorsi amministrativi? Possiamo permetterci in questo quadro di crisi di respingere a cuor leggero Mediapolis che ha ricadute economiche ed occupazionali rilevanti? La risposta è NO! Siamo convinti che il Parco a tema può coesistere, mimetizzato come sarà, piccolo rispetto alla grandiosità del paesaggio, esso stesso parte integrante del medesimo, con l’ambiente circostante. E crediamo che si possano affrontare con successo due sfide: la prima è la capacità di saper fare di Mediapolis una vetrina territoriale in grado di promuovere gli elementi di eccellenza dal punto di vista naturalistico, ambientale, storico e artistico che il territorio può offrire. La seconda sfida sta nella capacità delle Istituzioni di sviluppare a fronte della realizzazione di Mediapolis, un momento di sperimentazione di forme di governo del territorio in cui il tema del paesaggio possa diventare filo conduttore di una modalità di pianificazione che tenga legate azioni di tutela e politiche di creazione di valore per la Comunità. Si può dare vita ad un grande progetto del Paesaggio e fare dell’Anfiteatro morenico di Ivrea un “elemento speciale” di identificazione del Canavese, in cui si può vivere, abitare, lavorare bene, con un paesaggio di forte suggestione dove all’interno, esso stesso parte del paesaggio, coesiste Mediapolis, anzi: ne è un motore attrattivo e vetrina di rilievo. Per questo non solo sollecitiamo anche noi la Regione a superare gli “ostacoli” che hanno finora impedito all’Accordo di Programma di essere attuato, ma le chiediamo di farsi parte attiva, quale soggetto trainante, nella sua attuazione. Ci si preoccupa delle capacità finanziarie dei proponenti? Intanto si faccia tutto quello che deve fare il soggetto pubblico per attuare quanto è già stato deciso e sottoscritto con l’Accordo di programma: si toglierà così ogni alibi. A concessione operante si vedrà se ci sono i capitali necessari, come assicurato dai proponenti, diversamente resterà la distesa di mais. Ma la responsabilità non potrà essere addossata alla incapacità decisionale delle Istituzioni pubbliche. I Sindaci dei Comuni di: Albiano d’Ivrea, Azeglio, Caravino, ollengo, Burolo, Chiaverano, Maglione, Salerano, Mercenasco, Vialfre’, Loranzè, San Martino C.se, Perosa C.se, Samone, Banchette, Pavone C.se, Vestignè
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