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Lettera di scuse del 20enne moldavo Capstrimb ai familiari di Cristian Martinelli ucciso a Casale

Udienza preliminare a Vercelli per l’omicidio del 34enne aggredito alla stazione. Auditi due testimoni

VERCELLI. (r.g.) - Una lettera di scuse scritta di proprio pugno in carcere e indirizzata ai famigliari di Cristian Martinelli, il 34enne morto domenica 16 ottobre scorso all’ospedale di Casale Monferrato in seguito alle lesioni riportate in un pestaggio avvenuto due giorni prima alla stazione della stessa città. L’ha scritta Nicolae Capstrimb, 20enne moldavo in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale e rapina. Durante l’udienza preliminare, svoltasi al Tribunale di Vercelli, il documento è stato dato in copia anche al pubblico ministero titolare del fascicolo, Anna Caffarena.

Erano in calendario anche le audizioni di due testimoni. Uno di loro, indagato - per cui il pm ha chiesto l’archiviazione su cui il giudice non si è ancora espresso - si è avvalso della facoltà di non rispondere. Un secondo ha raccontato di essere stato in stazione nel giorno del pestaggio ma di essere stato lontano dai luoghi oggetto di indagine.

La Procura ha chiesto quattro rinvii a giudizio per l’omicidio di Martinelli, originario di Trino. Oltre a Capstrimb è stato chiesto il giudizio per Janet Di Perri, 21enne di Casale, Bilal Zabori, 18 anni, e Yasser Ait Bennacer, 18 anni. Era stato fermato anche un minorenne, nei cui confronti procederà la procura dei minori di Torino. Tutti sono sottoposti a misura cautelare tra custodia in carcere, arresti domiciliari e obbligo di firma.

Zabori, difeso dall’avvocato Danilo Cerrato, ha dato la sua versione. Ammette di aver preso gli occhiali da sole a Martinelli, che per riprenderseli lo ha afferrato. A quel punto sarebbe intervenuto Capstrimb che sarebbe finito a terra con Martinelli; il moldavo lo avrebbe colpito più volte per poi infierire con una spranga. Zabori, una vota libero dalla presa di Martinelli, ha detto di essersi allontanato senza toccarlo.

Diversa la ricostruzione dei carabinieri. Il branco avrebbe incrociato Martinelli. Di Perri lo ha spinto violentemente, poi Zabori gli ha strappato gli occhiali: un modello Versace da 380 euro cui Martinelli era molto affezionato, regalo della madre. La vittima ha allungato le mani per riprenderseli ma Zabori lo ha colpito con un pugno facendolo finire a terra. A quel punto sarebbe partita l’aggressione: Martinelli a terra è stato colpito da calci alla testa, al tronco, alla schiena e alle gambe da Zabori, Bennacer e dal minore. Poi Capstrimb ha usato una spranga di ferro.

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