Cerca

Crescentino

Le delibere della Giunta per la Croce Rossa con cui sindaco ed assessore hanno legami

Quattro anni di assenze strategiche e di rimozione di atti dal sito del Comune per evitare problemi

Una recente cerimonia di premiazione della Croce Rossa da parte del sindaco Ferrero

Una recente cerimonia di premiazione della Croce Rossa da parte del sindaco Ferrero

Il Testo Unico degli Enti Locali prevede, all’art. 78 comma 2, che gli amministratori comunali - compresi i sindaci e gli assessori - «devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado».

Nella Giunta comunale di Crescentino vi sono due persone che hanno legami personali e familiari con la Croce Rossa. Il sindaco Vittorio Ferrero è presidente del Comitato Regionale dell’organizzazione, mentre l’assessore Antonella Dassano è moglie del presidente del Comitato locale della Cri (eletto nel febbraio 2020), Vittorio Pasteris.

Ora: essendo la Croce Rossa un’organizzazione di volontariato e non una società a scopo di lucro, a rigore non è possibile sostenere che Ferrero e Dassano abbiano «interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado»: se la Giunta comunale delibera contributi o benefici alla Croce Rossa, non è che questi finiscano direttamente nelle tasche di Ferrero o del marito della Dassano: vengono dati all’organizzazione. La questione di opportunità, però, esiste, perché si tratta comunque di erogazioni di denaro pubblico (o di concessione di vantaggi) a soggetti in cui sindaco e assessore sono coinvolti.

Ferrero, inizialmente, ci stava attento. Il 20 settembre 2019 la Giunta si riunisce per approvare alcune delibere, e Ferrero è presente. Le ultime due delibere della seduta riguardano due iniziative della Croce Rossa, a cui il Comune concede patrocinio, uso gratuito del teatro e affissione gratuita dei manifesti. Ebbene: Ferrero, presente fino a quel momento, in queste due delibere risulta assente. Dassano non ha problemi perché il marito è sì nel Comitato crescentinese della Croce Rossa, ma non ne è ancora presidente.

Il 24 febbraio 2020 la Giunta si riunisce nuovamente, e approva due delibere che riguardano la Croce Rossa; la prima è la concessione gratuita del teatro per un’iniziativa in occasione della festa della donna insieme ad Anpi e Lilt; la richiesta è stata protocollata dall’Anpi (non dalla Cri) e quindi la votano sia Ferrero che Dassano. La seconda, invece, riguarda il patrocinio a un’iniziativa del Comitato locale della Cri, di cui Vittorio Pasteris è presidente da qualche giorno. E infatti la Dassano, presente in Giunta fino alla delibera precedente, in questa risulta assente, mentre Ferrero la vota.

L’8 giugno la Giunta delibera un contributo straordinario di 5200 euro alla Croce Rossa di Crescentino. Ferrero, che risultava in riunione fino alla delibera precedente, viene segnato assente, la Dassano presente.

Arriviamo al 10 luglio: la Giunta delibera la convenzione con la Croce Rossa locale per il trasporto di anziani e disabili. Fino alla delibera precedente sindaco e assessori sono tutti presenti; in questa Ferrero risulta assente, mentre Dassano la vota.

Nel pomeriggio dell’8 novembre 2021 la Giunta approva numerose delibere (tutte rimosse dal sito del Comune, quindi non è possibile verificare chi era presente e chi no); l’ultima della giornata riguarda la concessione dell’utilizzo gratuito del Teatro “Angelini” al Comitato Regionale della Croce Rossa per l’organizzazione di un incontro. Ferrero - che di tale Comitato è presidente - risulta assente.

Pochi giorni più tardi, il 19 novembre, la Giunta delibera la concessione dell’utilizzo gratuito del Teatro “Angelini” al Comitato locale della Croce Rossa, presieduto dal marito della Dassano. Lei è presente o no alla seduta, e la vota o no? Non possiamo saperlo, perché una “manina” ha rimosso dal sito anche questa delibera.

L’ultima delibera di Giunta dell’anno, approvata il 29 dicembre, concerne l’erogazione di un contributo straordinario alla Croce Rossa di Crescentino. C’era Ferrero? C’era la Dassano? Va’ a sapere: hanno tolto dal sito anche questa.

Rimossa dal sito anche la delibera del 7 marzo 2022, quella con la convenzione tra Comune e Cri locale per il trasporto dei pasti a domicilio.

Il 1° agosto, poi, la Giunta delibera la convenzione con la Croce Rossa crescentinese per il trasporto di anziani e disabili: presenti e votanti sia Ferrero che Dassano.

Il 12 settembre la Giunta concede alla Croce Rossa regionale (presieduta da Ferrero) l’uso gratuito del teatro e della palestra delle scuole medie. Ferrero, presente in aula fino a un minuto prima, risulta assente. Evidentemente hanno mangiato la foglia: perché il 2 novembre, quando il teatro viene dato gratis stavolta alla Croce Rossa di Crescentino (presieduta dal marito della Dassano), la Dassano risulta assente. Insomma: quando si tratta di votare delibere che riguardano la Croce Rossa, la sala del Municipio diventa un posto dove c’è chi entra e c’è chi esce, si aprono e si chiudono porte come nemmeno nelle commedie di Feydeau.

Non così avviene il 20 dicembre, quando la Giunta assegna alla Croce Rossa crescentinese un “contributo straordinario (5500 euro) per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità da distribuire alle persone indigenti”: Ferrero è presente in aula, la Dassano on line, e la votano entrambi.

La costruzione del consenso per mezzo di feste, Carnevale e borse alimentari

«populus duas tantum res anxius optat

panem et circenses»

(Giovenale, Satira X, 81)

Ovviamente ignoreremo i commenti degli imbecilli che infesteranno i social con «vergogna! ve la prendete anche con la Croce Rossa! maledetti!» et similia, dimostrando così di non aver capito una beata fava del ragionamento che si intende fare, e cerchiamo di approfondire la questione.

La (risicata) vittoria di Ferrero su Greppi alle elezioni comunali di quattro anni fa è dovuta principalmente a due bacini di consenso che lo scaltro giovanotto ha saputo costruirsi in città negli anni precedenti: il Carnevale (mediante il suo comitato organizzatore, i “Birichin”) e la Croce Rossa.

Quanto al Carnevale, abbiamo già detto ampiamente in questi mesi: il fido Bazzano - che sta a Ferrero come Morisi stava a Salvini - dopo avergli curato la campagna elettorale ha avuto il posto a cui aspirava in Municipio e, oltre alla conferma del contributo comunale che la sua associazione riceveva già negli anni precedenti, è stato autorizzato a far pagare il biglietto a chi vuole assistere alla sfilata. Il vantaggio è reciproco, perché ora Bazzano si occupa di marketing e il marketing - finalizzato all’acquisizione di consenso politico - va a favore, più che della Città di Crescentino, del sindaco Ferrero e della sua Giunta. Come corollario al Carnevale si sono moltiplicati, nel resto dell’anno, gli altri circenses, le feste e gli eventi, che ai crescentinesi piacciono moltissimo, che Greppi trascurava e che Speranza non era capace di organizzare. L’Amministrazione Ferrero spende un sacco di soldi in feste, mangiate collettive, premiazioni, serate musicali (e loro promozione), ma il crescentinese medio non si avvede della spesa ed è contento di vivere in una città che, sebbene stia economicamente affondando, è allietata dalla musica: l’orchestrina del Titanic, insomma.

Oltre ai voti dei festaioli, dei gaudenti e dei reggicoda, però, per restare al potere occorre cercare anche i voti di chi sta male, di chi non ce la fa. In quasi tutti i paesi della nostra zona l’assistenza alle fasce deboli è prestata dalla Caritas, dalla San Vincenzo, dal Banco alimentare e da altre organizzazioni analoghe: sovvenzionate anche dai Comuni, certo, che però restano un passo indietro. A Crescentino, invece, l’aiuto agli indigenti - che comprende, in molti casi, anche portare il panem - passa pressoché esclusivamente attraverso la Croce Rossa. E la Croce Rossa a Crescentino viene identificata - anche se formalmente non è più così - con Ferrero: a cui il povero, smozzicando la pagnotta, rende grazie e a cui, quando sarà ora, porterà il voto.

Ora: il metodo di creare e mantenere il consenso popolare mediante a) l’elargizione di cibo agli indigenti per fidelizzare i clientes e b) l’organizzazione di spettacoli e attività ludiche collettive per distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica  ha più di duemila anni: Ferrero l’ha soltanto adeguato ai tempi. In più ha il vantaggio della censura, perché il principale social network in città è controllato dal suo vicesindaco Lifredi, che cassa sistematicamente gli articoli di critica all’Amministrazione comunale. E in questo contesto - con panem et circenses, musica, feste, premi e cotillons, il marketing pagato con soldi pubblici, la stampa servile e prona, la censura sui social, l’opposizione sgarrupata e squagliata - l’anno prossimo Ferrero rivincerà le elezioni comunali in carrozza.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori