Cerca

Chivasso

Le cassette di frutta e verdura (in legno o plastica) finiscono in discarica con carta e cartone. E' corretto?

Una modifica della determina della Città Metropolitana del 2021 offre uno spunto di riflessione

chivasso

Cassette della frutta e della verdura in legno al mercato

Nell’area delle discariche fra Chivasso e Montanaro non si trovano solo le quattro discariche visibili dalla strada per Montanaro, e simili a colline.

Vi si trova anche un impianto di “recupero rifiuti speciali non pericolosi” condotto prima da SMC e ora da GREEN UP di Milano.

Le lavorazioni dell’impianto erano state autorizzate dalla Provincia di Torino nel 2006 per dieci anni.

Nel 2016 Città Metropolitana ha rinnovato l’autorizzazione per altri dieci anni.

Sono molti i tipi di rifiuti che la società può trattare: pneumatici, plastica, imballaggi di carta e di metallo, piastrelle, legno, fibre tessili, pastiglie dei freni, serbatoi per gas liquefatto, ecc.

Nel 2021 la società ha ottenuto da Città Metropolitana una modifica dell’autorizzazione del 2016 (Determina del Dirigente N. 5596DEL 02/11/2021).

In che cosa consiste questa modifica? Per un profano non è facile comprenderne la natura.

Limitiamoci perciò a riferire parti del testo della determina di Città Metropolitana.

Nell’autorizzazione del 2016, nella categoria “carta e cartoni” erano elencati quattro tipi di rifiuti.

Sono i codici CER 160119, 170203, 191204 e 200139: imballaggi di carta e cartone, imballaggi “COMPOSITI”, carta e cartone.

Ora, la modifica del 2021 inserisce - sempre all’interno di questa categoria “carte e cartoni” - un quinto tipo di rifiuto, il CER 150106 “imballaggi di materiale MISTO” (misto, non composito), che comprendono le cassette per frutta e verdura sia in legno sia in plastica.

La discarica di Chivasso

È una aggiunta? Cioè un rifiuto in più?

No, perché gli “imballaggi di materiale MISTO” erano già compresi nell’autorizzazione del 2016: però non si trovavano nella categoria “carta a cartoni”, ma nella categoria “rifiuti da imballaggi misti”.

È dunque caduta la parola “rifiuti”. Si direbbe un cambio di classificazione.

Perché questo cambio? Perché, su richiesta della società, Città Metropolitana prende atto che, in seguito a recenti mutamenti normativi, per questo tipo di imballaggi cessa la “qualifica di rifiuto”.

Dopo questa modifica del 2021 non sembra che siano intervenuti cambiamenti importanti nella conduzione dell’impianto.

Tuttavia, nel novembre 2022 il consiglio comunale ha approvato una variante al piano regolatore che sembra riguardare quell’area. Si tratta della delibera di consiglio n. 72/2022, che non abbiamo ancora.

In conclusione, ci facciamo qualche domanda.

La determina di Città Metropolitana include nella categoria “rifiuti di carta e cartone” anche gli “imballaggi in materiali misti”, che comprende pure le cassette di plastica per frutta e verdura.

Che ci azzecca la plastica con carte e cartone? Ci dobbiamo fidare degli autorevoli codici CER?

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori