STRAMBINO: "Non è un fatto personale", Cambursano boccia richiesta di Revigliono

L'atto presentato dal consigliere di minoranza Gisella Revigliono al Consiglio Comunale d'insediamento, il 12 giugno scorso, non è un "fatto personale", e quindi non va protocollato. Lo sostiene il Sindaco Sonia Cambursano, oltre al fatto che sarebbe arrivato fuori tempo massimo.

"Quel documento – ha rinfacciato il Segretario Comunale Giovanni Alessandro – è stato presentato quando la seduta era stata ormai dichiarata chiusa". Di tutt'altro avviso Revigliono che non condivide nè l'una n'è l'altra motivazione addotte. La seduta di giovedì 3 luglio (la seconda dopo le elezioni) si è quindi aperta tra le polemiche, a partire dal punto 1 all'ordine del giorno, ritualmente relativo all' "approvazione dei verbali della seduta precedente". "Sono perplessa – ha sottolineano Revigliono – in quanto ritengo di aver manifestato correttezza. Nei verbali, però, non c'è traccia della mia dichiarazione".

In quel documento il consigliere in gonnella replicava, da una parte, a certe insinuazioni apparse su "La Sentinella del Canavese" circa le sue probabili dimissioni dall'incarico, diffidando certe "fonti", dall'altra rimarcava la propria caparbietà a restare in minoranza per "lealtà e rispetto degli elettori". Lo ha quindi ripresentato, chiedendo di rimediare all'errore, per cui sarebbe bastato allegarlo agli atti della seduta in corso, indicandolo come "fatto personale", come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Nessun problema ad inserirlo per il Segretario, essendo una richiesta lecita. Anche il Vicesindaco Gianni Ciochetto ha espresso subito apertura. Il primo cittadino, però, ha cassata la richiesta senza se e senza ma. "Non mi sembra che sia un fatto personale", punto. E la maggioranza si è accodata, votando, compatta, contro. "Mi riservo di prendere i dovuti provvedimenti" ha avvisato Revigliono, ora sul piede di guerra.