AGGIORNAMENTI
Cerca
20 Febbraio 2014 - 16:24
PALAZZO GIUSIANA
Venerdì 7 febbraio si è svolta una nuova udienza del processo, iniziato lo scorso 15 ottobre, che vede imputato Ion Doros, cittadino Romeno residente a Mercenasco, per violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e maltrattamenti nei confronti della compagna.
I fatti risalgono al periodo tra il 2010 e la notte del 31 gennaio 2013, data in cui, secondo l’accusa, si concentrano i momenti più drammatici della vicenda. Quella notte si sfiora la tragedia. Lo hanno riferito, l’altra settimana, in aula, interrogati dal Pm Giuseppe Ferrando, i Carabinieri della stazione di Strambino intervenuti sul posto: la giovane donna pare in stato confusionale e terrorizzata al pensiero di tornare a casa, temendo possibili ritorsioni del compagno. A quel punto i militari, vista la situazione delicata, decidono di accompagnarla via ma Doros non “gradisce“, cerca di opporre resistenza, fino al tentativo di accoltellare uno di loro, e solo alla fine desiste.
L‘episodio, secondo l’avvocato di parte civile Francesca Violante e il Pm Giuseppe Ferrando, si inserisce in un ben più ampio contesto di violenze e soprusi che il Doros avrebbe inflitto alla sua convivente. Per fare chiarezza, venerdì scorso, di fronte al collegio presieduto dal giudice Carlomaria Garbellotto, sono sfilati venti testimoni. Tra i principali la signora Sulina, madre della vittima. Aiutata da un traduttore, ha raccontato il grande dolore patito dalla figlia. Doros l‘avrebbe sottoposta ad abusi di ogni tipo, rompendole anche un braccio, e le avrebbe impedito di fare ritorno in Romania, andando a riprenderla ogni volta con la forza. L’avrebbe costretta a vivere in un continuo clima di terrore, fino a temere seriamente per la propria vita. Tanto che la ragazza avrebbe addirittura pregato la madre, in una telefonata, di prendersi cura del figlio qualora fosse morta.
Se da un lato, quindi, l’accusa ha tentato di avvalorare le proprie tesi con testimoni in grado di raccontare le crudeltà a cui la ragazza era sottoposta, la difesa, affidata all’avvocato Marco Stabile, ha invece presentato l’uomo come un compagno ed un padre affettuoso, capace si prendersi cura della sua famiglia e di assecondarne ogni esigenza, com’è emerso dalle dichiarazioni rese da altri testimoni. In particolare, Vasile, vicino di casa dei due, ha dichiarato: “ Doros e la ragazza vivevano insieme e non ho mai visto i due litigare. Abbiamo pranzato anche alcune volte insieme e mi sembravano una coppia normale”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.