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ROMANO. Il paese è tra le grandi “Officine dell’Arte”

Il Canavese, Romano per l’esattezza, al pari delle grandi “Officine dell’Arte” di tutto il mondo. E’ qui che viene collocato il paese grazie al prestigioso premio di “Best Restoration & Conservative Rehabilitation” concesso dalla rivista “BUILD  Magazine”, conseguito da Davide Fornero, Architetto canavesano che ha curato i lavori di ristrutturazione del Jardin Fleuri.

Ed ecco come sono andate le cose.

Nel 2017 A Romano Canavese, una committenza molto attenta alla diffusione della Cultura nelle sue mille sfumature, deus ex machina della ivi presente Fondazione Arte Nova (FAN), ha incaricato lo studio dell’architetto Davide Fornero di recuperare un bene architettonico di inizio ‘900 originariamente destinato a residenza, oramai in disuso da molti anni ed in pessimo stato di conservazione, per ricavarne uno spazio di Cultura enogastronomica sul tema dello stile “Liberty”: una sfida raccolta con qualche timore reverenziale sia nei confronti dell’esperta ed appassionata committenza sia nel rispetto di un periodo storico così delicato in un territorio ricco di esempi ma ancora da riscoprire.

Lo stimolo principale per lo studio dell’Architetto Fornero coinvolto nel progetto di ristrutturazione è stato quello di coordinare le idee stilistiche della committenza con le esigenze progettuali specifiche dello spazio di ristorazione che ne è stato ricavato nella consapevolezza di doversi districare nella fitta e complessa ragnatela normativa nazionale, il tutto nella più profonda sinergia con il lavoro svolto da eccellenze artigiane canavesane di altissimo profilo umano e qualitativo che ne hanno interpretato con particolare capacità la stessa realizzazione. Il risultato che ne è derivato è stato l’apertura di una caffetteria-ristorante denominata “Le Jardin Fleuri – Gusti Liberty”: una home restaurant assolutamente unica con affreschi e arredi originali, impreziosita dall’ esposizione permanente di oggettistica del primo Novecento.  Accanto, un salone multifunzionale affrescato con i temi autunnali, denominato “Salone Bacco” e destinato ad incontri ed eventi.  Una grande soddisfazione professionale dunque per l’architetto Davide Fornero che si è occupato del progetto di recupero architettonico coadiuvato da un team di professionisti che oltre alle loro doti tecniche sono stati, assieme a tutte le maestranze, contagiati dalla grande passione per il periodo Liberty dell’illuminata committenza: un periodo che influisce notevolmente nelle architetture delle Ville dei centri storici Canavesani fortemente contagiati dalla vicina Francia. E’ proprio con questo progetto che l’Architetto Fornero decide di partecipare al Concorso Internazionale promosso ad inizio anno 2020 assicurandosene la vittoria seppur nelle limitazioni del periodo di pandemia in corso che non ne ha permesso la consueta manifestazione di premiazione.

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