LANZO. Terrorismo: 23enne imputato, su web cercavo solo notizie

"Non ho mai avuto intenzione di compiere un attentato o un'azione violenta. Tra i miei diversi interessi c'era il conflitto siriano, che seguivo su internet a 360 gradi consultando qualsiasi cosa: ho guardato il materiale dello Stato islamico, ma ho visualizzato anche centinaia e centinaia di contenuti delle altre fazioni, delle milizie curde, del sito del governo di Damasco e del canale Youtube ufficiale della coalizione internazionale anti-Isis, che pubblicava ogni settimana degli aggiornamenti sull'andamento delle operazioni belliche". È quanto ha detto in Corte d'assise a Torino, nel corso di una lunga dichiarazione spontanea, il ventitreenne Halili Elmahdi, originario di Ciriè (Torino), in carcere dal 28 aprile con l'accusa di partecipazione ad associazione terroristica. Nel 2015, quando fu accusato di avere diffuso sul web un opuscolo propagandistico, il giovane patteggio' due anni con la condizionale. "Certi contenuti - ha precisato - erano apologetici, violenti, durissimi, ma li guardavo solo al fine di avere una consapevolezza completa di quanto avveniva in Siria e in Iraq. Per me era doveroso: la ricerca della conoscenza è un obbligo per ogni musulmano". Per gli investigatori della Digos, come oggi è stato ribadito in aula, Halili (oltre a "cercare e scaricare compulsivamente materiali"), si era progressivamente radicalizzato, aveva intessuto contatti diretti con simpatizzanti dell'Isis e svolgeva attivita' di proselitismo. "Ma io - ha replicato il ventitreenne - parlavo di questi argomenti con chiunque, anche i miei colleghi di lavoro. Erano solo teorie. Cose che non hanno mai avuto impatto sulla mia vita quotidiana". Ehlmadi ha spiegato di essere un perito elettrotecnico e di avere lavorato con regolarità, sia pure con contratti a termine, in diverse imprese che si occupavano di installazione di impianti elettrici o di condizionatori.