Aveva appena chiuso il bar, il Caffè Torino di via Torino 79 a Brandizzo, per raggiungere gli amici. Paolo Iandolino, 35 anni, è morto a causa delle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto intorno alle 2,30 di sabato notte lungo la corsia per Milano dell’autostrada A4, poco dopo aver superato l’uscita di Settimo Torinese. Il suo cuore s’è fermato pochi minuti dopo il suo arrivo in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino dove è giunto in condizioni disperate. Era al volante della sua Fiat Idea e secondo una prima ricostruzione della Polizia Stradale, dopo aver perso il controllo ha più volte centrato il guard rail per poi carambolare a centro carreggiata. A chiamare i soccorsi sono stati alcuni automobilisti di passaggio. Per estrarre il corpo incastrato tra le lamiere e affidarlo alle cure del 118 sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino Stura e Volpiano. Il corpo è stato composto presso la camera mortuaria del nosocomio torinese dove si trova a disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Drammis della Procura della Repubblica di Ivrea. Il magistrato eporediese nelle prossime ore affiderà ad un medico legale l’autorizzazione ad eseguire l’autopsia necessaria per capire se alla base dell’incidente ci sia stato un colpo di sonno o un malore. Paolo Iandolino da qualche anno era ritornato a stare a casa della madre Patrizia in via Saragat a Venaria Reale. La compagna Patrizia Scalici (da cui era separato) e il figlio Elia di 3 anni, vivono invece a Rivarolo Canavese al secondo piano di una palazzina in via Recrosio 16. Lascia anche una sorella, Miriam. “Non riesco a credere che non ci sia più - lo piange il cugino Claudio Neri - Era un padre meraviglioso e un grande lavoratore. Dopo la perdita di suo padre si era dedicato anima e corpo alla famiglia e al suo bambino. Ci mancherà”. A Brandizzo il Caffè Torino, che Paolo Iandolino ha rilevato qualche anno fa insieme a un socio, è chiuso da domenica mattina. In passato aveva anche gestito un bar, a Front Canavese.
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