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15 Marzo 2017 - 10:32
Toscana, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta insieme per ottenere l’inserimento della Via Francigena italiana nella lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List). Con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina a San Miniato (Pi) al termine della due giorni ‘La Francigena e i cammini’, le sette Regioni toccate dall’antica via dei pellegrini si sono impegnate a salvaguardare e promuovere i tratti della Francigena attraverso un progetto organico di carattere nazionale finalizzato al riconoscimento del titolo Unesco.
Molto deve essere fatto, a partire dall’individuazione esatta del tracciato della Francigena in tutti i territori, alla definizione delle particolarità socio-culturali-ambientali ad essa connesse e, soprattutto, al coinvolgimento di tutti gli enti pubblici coinvolti e della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Ma il percorso è avviato e la Toscana è stata scelta come capofila del progetto in quanto già a capo del gruppo di lavoro che ha ottenuto l’iscrizione delle Ville e dei giardini medicei nell’elenco dei siti Patrimonio dell’umanità.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad oggi e del riconoscimento che anche le altre Regioni partner ci hanno attribuito scegliendo la Toscana come capofila - ha detto l’assessore regionale alla cultura Monica Barni, che ha sottoscritto il protocollo a nome della Toscana - Adesso dobbiamo proseguire con determinazione e caparbietà verso il nostro obiettivo, per fare in modo che anche il sistema paesaggistico-culturale della Via Francigena venga riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, così come è avvenuto nel 2013 per le Ville e giardini medicei”. La Toscana, capofila del progetto, sarà affiancata da un Comitato di coordinamento (composto da un referente politico ed uno tecnico per ciascuna Regione coinvolta), da una segreteria e dall’Associazione europea delle Vie Francigena, che effettuerà analisi preliminari al progetto di candidatura, elaborerà la documentazione necessaria e selezionerà la tratta da candidare più adeguata sotto il profilo scientifico. Il protocollo d’intesa per la candidatura della via Francigena a Patrimonio Unesco avrà durata di un anno. A sottoscriverlo, oltre all’assessore Barni, anche l’assessore della Regione Lombardia Cristina Cappellini, l’assessore Emily Rini per la Val d’Aosta, l’assessore Antonella Parigi per la Regione Piemonte, Andrea Corsini per l ‘Emilia Romagna, Emilio Tapinassi del MIBACT.
Hanno aderito al protocollo anche Regione Lazio e Regione Liguria.
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