PAVONE. Prgc, tre interessati. Minoranza salva il numero legale

Bufera sul piano regolatore comunale. Alla penultima seduta consigliare, tre consiglieri di maggioranza, e non tre qualunque (il sindaco Alessandro Perenchio, il vice sindaco Gianfranco Cobetto e un assessore, Chiara Bartolini) hanno espresso la volontà di astenersi da discussione e voto sulla variante n. 1 al prgc. Perchè? In quanto incompatibili con la posizione di proprietari di immobili da parte di parenti ed affini. La minoranza avrebbe potuto a quel punto uscire, far mancare il numero legale. Ma è rimasta in aula. "Avremmo potuto uscire dall'aula – spiega il capogruppo dell'opposizione Pino Andriolo - facendo mancare il numero legale e fare annullare il consiglio comunale con grave danno alla comunità che avrebbe visto il lungo cammino dell'aggiornamento del piano alla valutazione dell'assetto idrogeologico". Il senso di responsabilità, dunque, ha avuto la meglio su un attacco che era servito su un vassoio d'argento. Il fatto è che la revisione del piano si protrae ormai dal 2012 e doveva essere concluso e approvato inderogabilmente in quella seduta, pena ricominciare tutto daccapo. A quel punto, vista la situazione, Andriolo ha chiesto venisse messo a verbale che "il gruppo Insieme per Pavone, vista l'importanza e la natura tecnica della variante e le gravi conseguenze della sua mancata approvazione", sarebbe rimasto in aula ed avrebbe votato il provvedimento. Ha dichiarato inoltre che tale posizione non sarà garantito per la prossima approvazione della stesura definitiva qualora intervengano modifiche a seguito di eventuali non motivate variazioni. Si preannuncia un braccio di ferro, dunque. Questa questione ha già uno strascico: è già stata convocata una riunione dei capogruppo per discutere una modifica al regolamento del consiglio comunale, in base alla quale chi per legge deve astenersi da discussione e voto può restare in aula e concorrere al numero legale.