Cerca

SALERANO. Ottino, ultimatum a Don Ricca: "ci aiuti o dovremo reagire"

L'incontro con il Vicario Generale della Diocesi di Ivrea Don Massimo Ricca Sissoldo è stato inconcludente. Le tre suore ospitate a Salerano Canavese lasceranno il paese per finire, in buona sostanza, in una casa di riposo. Che l'incontro finisse con l'ostilità del Vicario a ritrattare la decisione, era quasi scontato. Il sindaco di Salerano, Elio Ottino, lo immaginava. Per questo nei giorni scorsi aveva già predisposto una lettera. Non foss'altro che la richiesta di lasciare le tre sorelle nel luogo dove hanno operato in questi lunghi anni è stata rivolta a nome non solo del Comune ma della comunità intera. Nei giorni scorsi l'amministrazione saleranese (con il supporto anche di quella di Samone) aveva già diffuso una lettera aperta per inviare gli alti livelli ecclesiastici a considerare la declinazione pratica del messaggio di compassione espresso dal Papa in occasione del Giubileo. "Esprimo disappunto e profondo rammarico – scrive Ottino in questa ulteriore lettera indirizzata direttamente a Don Massimo - per la decisione nel frattempo ufficializzata dalla Madre Provinciale Suor Maria Teresa Devoto che non ha perso tempo nel porre (forse) la parola “fine” alle nostre speranze senza tenere minimamente in considerazione le speranze e le necessità delle nostre Comunità ma soprattutto l'importanza che la presenza ultra quarantennale delle nostre Suore hanno assunto nel tempo divenendo, oserei asserire, importantissimo punto di riferimento per i più deboli e non soltanto. Nel tempo, con l'esempio, con abnegazione e perseveranza, le Sorelle hanno saputo ricostruire il senso di comunità che era andato inesorabilmente offuscandosi: attraverso Loro, la Loro dedizione, le nostre comunità sono rinate. Oltre a ciò la Loro presenza, lo ribadisco ancora, è divenuta una insostituibile certezza per le fasce più deboli della società che purtroppo in questi ultimi anni sono andate via via aumentando. Il nostro accorato appello è rivolto soprattutto per le nostre sorelle che all’improvviso si troverebbero di fronte ad ulteriori difficoltà a causa di una decisione, a nostro sommesso avviso, intempestiva precipitosa ed immotivata dal momento che le scuse addotte che ci è dato di conoscere, - la Loro età avanzata- proprio non regge". Ottino è uno che non mai accettato le decisioni calate dall'alto senza ragionevoli motivi. Oggi invita Don Ricca a schierarsi in difesa delel Suore. E se Ricca non lo farà, promette battaglia. Nella lettera dà un chiaro "ultimatum". "So benissimo – scrive a Don Ricca - come questa sia una decisione che purtroppo non Vi compete ma voglio essere fiducioso del fatto che un Vostro pressante invito rivolto alla Madre Provinciale possa aiutarLa a rivedere la decisione assunta. Se così non dovesse essere, mio malgrado, non posso escludere di farmi promotore di ulteriori iniziative anche di carattere pubblico che forse non risolverebbero il problema ma di certo non gioverebbero all'immagine di solidarietà, di carità cristiana, di ascolto e di accoglienza che le Comunità Religiose di ogni ordine e grado dovrebbero fornire illuminato esempio".
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori