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IVREA. Ztl, la marca da bollo si paga. Della Pepa: "rinnovo ogni tre anni"

Passi la ztl in centro, se proprio non si vuol dare la possibilità ad acquirenti e commercianti di frequentare più agevolmente via Palestro. Ma è possibile fari risparmiare almeno ai residenti l'incombenza di pagare ogni volta i 16 euro della marca da bollo per rinnovare ogni anno il diritto di passaggio e non rischiare sanzioni per via delle telecamere? L'interrogazione su questo tema è stata presentata dai consiglieri comunali di minoranza Alberto Tognoli della Lista dei Cittadini – Mpp Progettoivrea e Francesco Comotto di Viviamo Ivrea. "Non è possibile limitarsi alla comunicazione delle targhe dei mezzi?" ha domandato il duo al sindaco Carlo Della Pepa. La normativa è piuttosto morbida in materia: tra i comuni c'è chi applica la marca da bollo, chi addirittura due (anche per il rilascio), chi nessuna. Ci hanno meditato città come Firenze, Perugia, Pescara. Ivrea, nel suo piccolo, pare essere invece piuttosto intransigente. Secondo il Comandante della Polizia Municipale, in base alla relazione letta dal sindaco durante l'ultimo consiglio comunale, deve "essere assoggettata a marca da bollo qualsiasia istanza volta ad ottenere un provvedimento amministrativo, salvo per poche eccezioni". Tuttavia il comune di Ivrea sarebbe propenso a concedere con una sola pratica autorizzazioni fino a tre veicoli. "Stiamo lavorando – ha aggiunto Della Pepa – per prevedere un lasso temporale più lungo, di due o tre anni, anche per evitare infrazioni nel caso qualcuno si dimentichi di denunciare un eventuale cambio di veicolo, e questo aspetto sarà oggetto di modifica del regolamento". Tommaso Gilardini ha addirittura parlato di "impostazione gabelliera da parte dello Stato" tirando in ballo anche il canone Rai. "Adesso dobbiamo essere noi a dimostrare di non avere una tv altrimenti ci vengono automaticamente addebitati i costi". Osservazione politica a parte, Comotto ha ancora ventilato l'ipotesi di rilasciare l'autorizzazione automatica all'ottenimento della residenza. Possibilità che, come ha spiegato Elisa Mulas, sarebbe difficile attuare in quanto ci sono casi di persone non residenti che necessitano dell'autorizzazione, vedi i commercianti.
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