VENARIA. D’agostino ci riprova. Sarà più fortunata?

Una venariese tenta la scalata alla “Sala Rossa”, il cuore della politica di Torino.

Si tratta di Aurelia D’Agostino, classe 1972,  funzionario amministrativo contabile impiegata in Prefettura, sposata e con una figlia. Lo fa ad un anno esatto dalle amministrative della Reale, quando era scesa in campo, come indipendente, tra le fila del Partito Socialista Italiano, raccogliendo ben 37 preferenze, che in un partito “piccino” come il Psi, non sono proprio noccioline.

Oggi va con i Moderati dell’onorevole Giacomo Portas, sempre più leader di un partito che si prefigge l’obiettivo, entro un anno, di diventare nazionale.

Quello della D’Agostino non è un cambio di casacca, né un “salto della quaglia”, come invece ce ne sono stati altri in passato qui nella Reale e di persone molto più illustri di lei.

E la scelta di finire con i Moderati è stata ben accolta da tutta la segreteria del Psi venariese, che ha subito detto “sì” e le darà una mano in questa nuova ed importante esperienza politica.

“Non avendo una figura di riferimento da sostenere e appoggiare alle prossime amministrative tra le fila del Psi, che non farà la lista - spiega il vice segretario cittadino e vice segretario provinciale, Simone Palazzo - abbiamo deciso di dare una mano ad Aurelia, che un anno fa si è ben distinta durante la campagna elettorale sia dal punto di vista professionale che da quello politico. Non potevamo sottrarci alla sua richiesta d’aiuto”.

Per la D’Agostino si tratta “di una nuova e avvincente avventura - spiega - e come l’altra volta voglio mettermi al servizio dei cittadini, in questo caso di Torino. Una città che conosco molto bene, perchè ci ho vissuto e dove lavoro da tanto tempo. Mi metto a disposizione, per cercare di dare una mano nei campi che più mi appassionano, come l'ambiente, il lavoro, la qualità della vita, il turismo, i servizi alla persona e le scuole, essendo madre di una giovane adolescente”.