Antenne ed elettrodotti: nessun pericolo per la popolazione. Lo ha detto chiaro e tondo il tecnico Stefano Roletti, autore del Piano di Monitoraggio Ambientale dei Campi Elettromagnetici, commissionato dal Comune ed eseguito nel 2015. "In generale, ovunque troviamo valori sensibilmente inferiori ai limiti di attenzione, quindi un impatto irrilevtante sotto il profilo dell'esposizione della popolazione" ha comunicato Roletti durante l'incontro pubblico convocato presso la Confraternita del Gesù nella serata di lunedì 25 gennaio. Le analisi sono state eseguite in due fasi: una relativa agli impianti fissi, ad alta frequenza, ovvero la centrale di trasformazione di un'azienda presente sul territorio di Tavagnasco, e gli elettrodotti. Sono state organizzate ventidue postazioni per le misurazioni a spot e tre settimanali presso il Municipio, la scuola e in località Balmorto. "I valori – sottolinea Roletti – sono tutti inferiori ai 0,3 volt al metro, a Balmorto arriviamo a 0,6 volt al metro. Significa un decimo rispetto al limite di precauzione adottato in Italia che è già tra i più prudenziali a livello europeo". In Italia, infatti, vige il limite dei 6 volt al metro. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, per tutelare i soggetti sensibili, lascia liberi gli stati di cautelarsi ulteriormente da eventuali danni per esposizioni a lungo termine. I limiti, quindi, come succede nello stivale dal 1998, possono essere ulteriormente ridotti, tenendo conto degli aspetti, e conseguenze, socio-economici. "In Italia – ha fatto notare Roletti – vivono 60 milioni di persone. Ipotizzabile la presenza di 100 milioni di sim. E' chiaro che lo spazio nell'etere non sarebbe sufficiente". Per quanto riguarda gli impianti a bassa frequenza (parliamo dei cellulari), sono state organizzate otto postazioni di misura e tre prolungate nei medesimi luoghi indicati sopra. "Arriviamo ad un massimo – spiega l'esperto – di 1.8 tesla (unità di misura utilizzata per misurare l'induzione magnetica ossia la densità del flusso magnetico) che equivale ad un decimo del limite di prudenza". Soltanto negli orari "di punta", al rientro degli abitanti dal lavoro, si assiste ad un lieve incremento poiché più telefonini sono collegati all'impianto. Nono sono infrequenti (piccola parentesi a domanda del pubblico) problemi dei cancelli che vanno in tilt perché, ha scisso le cose Roletti, "il fatto che i campi non abbiano effetto sulle persone non vuol dire che non l'abbiano sulla centraline elettroniche". Lo studio ha rassicurato il pubblico, compreso Edis Morello, che fu tra i più ostinati detrattori dell'antenna sita in località Balmorto. "Lo studio – spiegano il Sindaco Giovanni Franchino ed il consigliere Nadia Marosso – è stato commissionato in un'ottica di prevenzione, di tutela della salute pubblica". Le analisi sono state eseguite a "sorpresa", senza che le società lo sapessero, quindi i datti sono assolutamente attendibili. Il Comune ha investito cinquemila euro, oltre iva, nel progetto. Prossimo step sarà la redazione di un regolamento, per orientare ulteriori richieste di aziende future. Nella zona, ad aver adottato un Piano analogo, è stato anche il Comune di Borgofranco, ai tempi del Sindaco Fausto Francisca.
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