SAN GIUSTO. GETTATA ALLE ORTICHE L'OPPORTUNITA' DI INVESTIRE L'AVANZO. MINORANZA CHIEDE DI ADEGUARE REGOLAMENTO A LEGGE NAZIONALE

Regolamenti comunali ancora più restrittivi della legge nazionale. Con il risultato che, degli 800mila euro di avanzo di amministrazione, il Sindaco Giosi Boggio e la sua Giunta hanno deciso di impiegarne soltanto 60mila in investimenti per migliorare la viabilità del paese, senza sfruttare appieno i margini offerti a fine anno nel passaggio, stabilito a Roma, dal Patto di Stabilità alla Legge di Bilancio. Chi aveva progetti pronti nel cassetto poteva affidarli e finanziarli con fondi che, fino a ieri, non si potevano toccare, e che domani si potranno toccare ancora meno. Tutta colpa (almeno questa è la spiegazione data dal Segretario Comunale Sergio Maggio) della carenza di personale e dei limiti nell'affidamento dei lavori. Il Regolamento, ai commi 5 e 6, prevede infatti che si possano affidare in maniera diretta soltanto i lavori che arrivino ad un tetto di 20mila euro. Sopra, va eseguita la gara d'appalto, con un iter procedurale quindi più lungo e che era impossibile da praticare alla fine del 2015. Allibita la minoranza che, dopo aver criticato ampiamente le esigue variazioni di bilancio in sede di Consiglio, nei giorni scorsi ha preparato e presentato in Municipio due proposte di delibera, al fine di adeguare quei due commi alla normativa vigente: l'affidamento diretto è consentito per lavori fino a 40mila euro, tetto oltre il quale occorre oggi affidarsi alla Cuc, Centrale Unica di Committenza. "Chiediamo un adeguamento all'articolo 125 della legge 163/2006 – spiega il capogruppo di minoranza Moreno Prono -. Certo è che non si può largheggiare rispetto alla legge ma nel caso di San Giusto, invece, sussistono ancora più vincoli. Se capiterà un'altra opportunità del genere rischiamo di farcela scappare".