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SAN MAURO. Grazia Gilardi vicesindaco, che schiaffo al Pd

SAN MAURO. Grazia Gilardi vicesindaco, che schiaffo al Pd

L'assessore Grazia Gilardi

Sarà Grazia Gilardi il nuovo vicesindaco di San Mauro. Nella serata di ieri, infatti, ha accettato la proposta del sindaco Ugo Dallolio e ha preso possesso della carica rimasta scoperta dopo il “licenziamento” di Lucrezia Colurcio. Una decisione, quella della “veterana” del Partito Democratico, tutt’altro che facile. Appena due giorni fa, infatti, il Pd aveva espressamente chiesto ai suoi assessori di non accettare le eventuali proposte del sindaco. “Lui ci ha messi in questa situazione, lui la risolva” era il succo del ragionamento. Comprensibile, del resto: non sfiduciarlo ci sta, ma sottostare a tutte le sue condizioni è un altro paio di maniche.     Eppure, appena due giorni dopo, ecco arrivare la decisione di Gilardi. Un nuovo schiaffo al Pd, impossibile non vederla così. L’assessore al bilancio avrà avuto le sue buone ragioni per accettare - l’aspetto amministrativo ha prevalso su quello politico, si dirà - ma sta di fatto che in tal modo ha rinnegato la posizione presa nel direttivo dello scorso lunedì. Difficile, ora, capire quali saranno le prossime mosse del segretario Fabio Lo Cicero, dal momento che il controllo che il Pd può esercitare sull’attività del sindaco si riducono - e di molto - se gli assessori sono più pronti ad assecondare le posizioni di Dallolio piuttosto che quelle del partito. La tensione, insomma, è alle stelle.     Intanto, però, Grazia Gilardi verrà “promossa” e traslocherà nell’ufficio accanto a quello di Dallolio. La scelta è ricaduta su di lei sia per motivi di competenze - la sua delega al bilancio è una delle più spinose, ma il suo lavoro è stato sempre apprezzato dal sindaco - che per “anzianità”: rispetto a Luigi Antonetto, altro assessore in lizza, Gilardi è stata parte della giunta fin dal primo giorno. A proposito di giunta… si riapre il tema della possibile sfiducia? Impossibile, visto il documento che direttivo e gruppo consigliare Pd hanno sottoscritto appena tre giorni fa. Gli ultimi sviluppi, però, non fanno altro che smuovere acque già per nulla tranquille.   Gli avversari dei Democratici, nel frattempo, si fregano le mani.      
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