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22 Luglio 2015 - 10:10
La legge dice che il Comune non può più concedere l'uso grauito dei propri immobili. Nemmeno alle associazioni. Ma, dall'altra, come può, un'associazione, permettersi di pagare un tot fisso di centinaia di euro al mese? Impossibile. Per questo l'argomento, fin dall'insediamento della nuova Amministrazione Comunale, ha tenuto banco, e se n'è discusso anche nell'ultima Commissione Bilancio, che sembra aver trovato una quadra: le associazioni pagheranno gli affitti ma potranno usufruire di sconti variabili. Dal 60 al 100 per cento per i gruppi senza fine di lucro. Un'inversione di marcia rispetto all'applicazione della nuova normativa in materia scelta su due piedi dalla Commissione Straordinaria nel biennio precedente. L'idea è stata illustrata dal consigliere Michele Nastro: "ci sarà un abbattimento del canone d’affitto – ha spiegato - a seconda del ruolo che le associazioni svolgono per la città". Ma questa scelta discrezionale non piace alle minoranza. Renato Navone di "Rivarolo e Frazioni" ha puntato i piedi, ventilando il rischio di generare "figli e figliastri". Sulla stessa linea Martino Zucco Chinà di "Riparolium", scettico sul metodo che potrà essere utilizzato per decidere chi potrà usufruire di un minor o maggiore sconto. Sulla necessità di sostenere le assciazione sta battendo i pungi, da tempo, sopratutto Marina Vittone, capogruppo di "Rivarolo Sostenibile" ed ex Presidente Pro Loco, una che sa bene quale impegno ci sia dietro il volontariato, quanti sforzi a favore della città. Per questo, nell'ultimo Consiglio Comunale, Vittone ha rinnovato la richiesta di sostenere, anche economicamente, le associazioni. E non è tutto. Perché, oltre agli affitti, il volontariato locale deve farsi carico di pagare la tariffa rifiuti. Su questo, però, il Comune non può intervenire più di tanto, l'unica alternativa sarebbe ribaltare la cifra sulla cittadinanza. E di questi tempi...
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