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IVREA. Fallimento Ribes, lavori socialmente utili per Tradardi

IVREA. Fallimento Ribes, lavori socialmente utili per Tradardi

Sconterà la pena dedicandosi a lavori di pubblica utilità presso l'Hospice Casainsieme di Salerano, vicino ai malati terminali. Farà volontariato per la durata di otto mesi. Il giudice Ombretta Vanini del Tribunale di Ivrea, con dispositivo del 25 maggio scorso, ha concesso la messa alla prova per Matteo Tradardi, classe 1967, residente a Ivrea, ex amministratore della Ribes Tecnologie (altra branca della ormai defunta Ribes Informatica, un tempo realtà preziosa e all'avanguardia per l'eporediese), finito alla sbarra per il fallimento della società, da lui richiesto e dichiarato il 3 novembre del 2011, a causa del dissesto finanziario in cui versava ormai da tempo. Tradardi, assistito dall'avvocato Costanza Casali, si è anche reso disponibile a versare la somma di 250 euro a favore di Emergency.

Il processo era iniziato per gli accertamenti eseguiti dopo il fallimento. Secondo il capo d'accusa, Tradardi, legale rappresentante della Ribes Tecnologie srl, aveva omesso, nel 2009, il versamento dell'mposta, ai fini Iva, per la sostanziosa cifra di 288.771 euro. Se n'era accorta, alla fine del 2010, l'Ufficio Territoriale di Ivrea dell'Agenzia delle Entrate.

Con Ribes è stata archiviata una pagina importante per il nostro territorio. All'inizio di questo secolo, contava centinaia di addetti e vantava competenze e professionalità che l'avevano fatta conoscere a livello nazionale ed internazionale. Poi l'irreversibile declino, fino al fallimento.

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