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Postino condannato. "Volevo fare bella figura"

Postino condannato. "Volevo fare bella figura"

Perse tutta la corrispondenza, rinvenuta lungo una scarpata. Per questo è stato condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale un giovane postino di Castellamonte. Trattasi di Davide Casteller, di 25 anni, difeso dall'avvocato Andrea Bertano, finito imputato per il reato di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesso da persona addetta al servizio delle poste. Il processo si è concluso l'altra settimana presso il Tribunale di Ivrea. Il giudice Marianna Tiseo ha emesso la sentenza accogliendo le richieste del Pubblico Ministero Bosio. Secondo l'accusa, nella mattinata del 13 aprile 2009, anzichè recapitare quella di montagna di lettere e cartoline che gli era stata affidata nelle buche delle lettere dei legittimi destinatari, Casteller la gettò invece nei pressi del torrente Viana, nel comune di Rivara. Un gesto incomprensibile ma chiarissimo, invece, secondo la difesa, che ha tutta intenzione di ricorrere in Appello, sostenendo che le lettere perdute furono ritrovate completamente intatte, nemmeno una una che fosse stata rubata o smarrita. Probabilmente si era trattata di una sbadataggine. Forse il ragazzo aveva lasciato il baule dell'auto di servizio aperto per sbaglio o per la tensione dovuta a quei primi giorni di lavoro nel turno mattutino. Di fronte ai Carabinieri, del resto, aveva dichiarato che l'unica sua preoccupazione era fare "bella figura". "Non basta smarrire, occorre che la Posta sia sottratta o soppressa affinchè si ravvisi il reato previsto dall'articolo 616 del codice penale" ha fatto notare, inutilmente, l'Avvocato Bertano al giudice.

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