AGGIORNAMENTI
Cerca
23 Marzo 2015 - 10:20
il Sindaco Ellade Peller
Aumenta di 3 euro ad abitante la spesa per il Consorzio In.re.te. Tanto dovranno sborsare, in più, i 54 Comuni che ne fanno parte, per garantire la sopravvivenza del carrozzone che si occupa dei servizi socio-assistenziali nel territorio dell'eporediese.
Tre euro in più per istituire un fondo di solidarietà, visto che il fondo cassa è ridotto a zero. Ma questi soldi a che serviranno: a garantire maggiori servizi o a foraggiare il mantenimento di posizioni apicali e consulenze? Evidentemente pochi amministratori comunali se lo son domandato, visto che la stramaggioranza dei presenti (pochi, a dire il vero, poiché le assemblee hanno abituato a Sindaci disertori, tanto che s'è di recente modificato lo Statuto per abbassare il numero legale), ha approvato, come dei cagnolini, l'aumento senza chiedere nè "se" nè "perché". Sui 54 Comuni soltanto 4 hanno alzato il dito per approvare contro. Sono Salerano, Traversella, Vestignè e Maglione. Astenuti Pavone e Piverone.
Silenzio di ghiaccio quanto il primo cittadino saleranese, durante l'assemblea dell'altro mercoledì, s'è alzato in piedi per contestare formalmente la scelta, con tanto di lettera indirizzata alla Presidente del Consorzio Ellade Peller, e con tanto di parallelo tra In.re.te ed il vicino Ciss-ac di Caluso, frutto di un'attenta analisi tra i dati pubblicati sui rispettivi siti internet. Ottino se li è tirati giù e se li è studiati a fondo, visto che, tra l'altro, alle sue richieste di presentare tutti i documenti direttamente in assemblea, Peller ha sempre risposto scuotendo la testa.
E dal paragone emergono dati quantomeno curiosi. Tanto per cominciare in In.re.te è di 30,54 euro la spesa pro capite, per i 54 comuni, a cui si aggiungono 3 euro per il servizio di assistenza specialistica. Nel Ciss-ac i 18 Comuni spendono invece 29,50 euro pro capite, servizio di s.a.a.c.p. compreso. "Questo significa – illustra Ottino – che adesso la differenza di spesa tra i due Consorzi è di 7,64 euro. Per il Comune di Ivrea un maggiore costo di 200mila euro, e di 4mila euro per il mio comune di 540 abitanti".
E poi viene il bello. Il direttore di In.re.te costa 83mila euro l'anno, al Ciss-ac solo 73mila euro ma qui svolge anche le funzioni di responsabile di area amministrativa, area finanziaria e di segretario consortile, tre funzioni in una, con un risparmio di ben 150mila euro.
Passiamo al personale, e scopriamo che in In.re.te ad alcuni dipendenti privi di posizione organizzativa vengono corrisposte altre indennità oltre alla produttività, che ci sono cinque posizioni d cui una nominata con incarico fiduciario di responsabile di area amministrativa, e come se non bastasse vengono affidate abbondanti consulenze che variano dai 600 ai 6500 euro. Nel Ciss-ac nulla di tutto ciò: nessun trattamento accessorio per i dipendenti, zero consulenze. Così salta fuori che mentre Ciss-ac al 31 dicembre 2014, ha un fondo cassa di 1.346.000 euro, In.re.te ricorre continuo all'anticipazione di tesoreria, con un aggravio di interessi passivi.
"Numerose però – rincara Ottino – sono le omesse pubblicazioni che si riscontrano sul sito di In.re.te. la pagina inerente contributi e sovvenzioni pubbliche è ancora in allestimento, parziale è la pubblicazione dei codici identificativi di gara. Sul sito del Ciss-ac, invece, tutte le informazioni sono assolutamente trasparenti. Risulta inequivocabile che nel Consorzio In.re.te si annidino sacche di inefficienza che vanno eliminate. I Comuni, negli anni, hanno subito tagli ai trasferimenti di gran lunga superiori a quelli del Consorzio, eppure faticosamente si sono organizzati al fine di non far gravare sui loro cittadini la carenza di risorse ed assicurare i servizi".
Ottino chiedeva a Peller, prima di "chiedere un ulteriore sacrificio ai Comuni", di adoperarsi per "avviare una necessaria riorganizzazione che riduca le spese generali". Niente da fare. E mercoledì prossimo, alle 17,30 alle Officine H è convocata un'altra assemblea per la presentazione del bilancio 2015.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.