IVREA Condannati per tentata estorsione, rapina e lesioni gravi

Sono stati condannati rispettivamente ad un anno e nove mesi di reclusione (oltre a tremila euro di multa) e a sei mesi di reclusione, Giuseppe Morreale, classe 1975 di origine napoletana, e Angelo Alletto, classe 1978 di origine palermitana, entrambi residenti a Strambino.

I due si trovavano imputati, presso il Tribunale di Ivrea, con l'accusa di tentata estorsione, rapina e lesioni gravi nei confronti Mauro Cavagnetto, immobiliarista di Ivrea.

La sentenza è stata pronunciata il mese scorso d al collegio presieduto dal giudice Carlomaria Garbellotto.

Secondo la ricostruzione, Alletto e Morreale, avevano cercato di sganciare del denaro a Cavagnetto, presentandosi sotto casa sua, in via Gariglietti, a Ivrea, nel pomeriggio del 10 luglio 2010. Completamente differente la versione sostenuta dalle difese, affidate agli avvocati Manuel Peretti ed Anna Ronchetto. Si sarebbe trattata di una resa dei conti: Alletto e Morreale avrebbero lavorato per un certo periodo come agenti del Cavagnetto, in nero, e quel giorno lo avrebbero affrontato soltanto per ottenere il dovuto, stanchi di essere sfruttati (tanto che ci sono processi in corso ed indagini da parte della Guardia di finanza).

In aula, Cavagnetto, non aveva saputo raccontare con precisione come andarono le cose. Ha solo ricordato di aver perso i sensi e di essersi ritrovato dalla parrucchiera vicino a casa, dove la compagna lo avrebbe condotto per farsi medicare. Di certo c'è che Cavagnetto venne aggredito e picchiato. La sua fidanzata aveva confermato di aver visti i due imputati dalla finestra e di aver assistito al litigio da una certa distanza. Ha riferito di averli sentiti bisbigliare sul pianerottolo frasi come: "non ho niente da perdere, se entro alcuni giorni non mi porta 20mila euro vado giù in Sicilia e prendo la pistola".