"In quei momenti la paura non la senti e il coraggio lo devi trovare. Dopo crolli: mi prendevo a schiaffi da solo per stare in piedi. Ma non in quel momento". È un uomo provato dalla lunga nottata, Giuseppe Luino. Un uomo coraggioso. Fronte imperlata di sudore, occhi rossi e umidi, dalle sue parole emergono la sconsolatezza e la tristezza per quello che è successo. Sabato sera, intorno alle 20.30, un terribile incendio è divampato nell'azienda agricola di via Prato Nuovo 129, che gestisce assieme al fratello Matteo. Nessun ferito né intossicato, anche il bestiame è stato messo in salvo, proprio grazie al coraggio dei titolari. Sembra che le fiamme siano divampate in seguito a un corto circuito e che abbiano raggiunto alcune balle di fieno. Da qui, l'incendio si è rapidamente sviluppato ai capannoni, danneggiando alcuni macchinari. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino, Stura, Mathi, San Maurizio, Volpiano e Caselle, che dopo una notte di lavoro, con fatica sono riuscite a sedare le fiamme. Il giorno dopo Giuseppe Luino non si dà pace. Osserva la sua proprietà segnata dalle fiamme. Cerca una ragione per ripartire. Ma è difficile. Perchè, dopo tutta la notte passata a darsi da fare, solo quando ti fermi realizzi cos'è successo. "Solo mezz'ora prima eravamo sotto la tettoia, poi alle 20.30 abbiamo visto che un fuoco unico copriva tutto - racconta l'agricoltore – E allora abbiamo cercato di salvare quello che potevamo". Senza paura l'uomo è salito su un trattore, si è chiuso dentro, ha acceso l'aria condizionata e si è buttato tra le fiamme per mettere in salvo tutto quello che riusciva. Ha portato via i trattori più grandi, agganciato alcuni macchinari e liberato gli animali nei campi. Non è riuscito a recuperare, tra le altre cose, tre spandi-sale e un trattorino. Altri macchinari hanno subito lievi danni. "È stato tutta la notte sul trattore - racconta la figlia Marzia - Avevo davvero tanta paura gli potesse succedere qualcosa, gli gridavamo di scendere dal trattore ma lui è rimasto lì a correre". Al suo fianco sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco e tanti amici e volontari che per tutta la notte, fino a mezzogiorno, si sono dati da fare per spegnere l'incendio. "Ringrazio veramente tutti quelli che sono venuti ad aiutarci, nessuno gliel'aveva chiesto - dice Luino - Innumerevoli persone da Leini, Volpiano, San Francesco, San Maurizio e Borgaro si sono date da fare per noi, anche il capo dei pompieri ci ha detto che non ha mai visto così tanta gente intervenire per aiutare qualcuno". Nonostante la notte passata a lavorare, i danni sono ingenti e c'è ancora molto da fare. "Nei prossimi giorni sapremo se riusciremo a tenere su qualcosa dei prefabbricati bruciati - continua l'agricoltore - Poi dovremo darci da fare per smaltire fieno e bancali". L'ufficio tecnico del Comune si occuperà di alcune perizie per la messa in sicurezza dell'area coinvolta nell'incendio. "Non basterebbe un'intera pagina di giornale per ringraziare quelli che sono venuti da noi per aiutarci - conclude Luino - Grazie davvero a tutti, c'è ancora gente che ti vuole bene".
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