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CUORGNE'. Un grande giornalista e un grande preside

CUORGNE'. Un grande giornalista e un grande preside

Una sala a dir poco gremita quella dell'Istituto di Istruzione Superiore "25 Aprile" di Cuorgnè nella tarda mattinata di mercoledì 11 Aprile. L'occasione importante: l'inaugurazione e l'intitolazione della nuova biblioteca della scuola ad Angelo e Giampiero Paviolo rispettivamente padre e figlio. Angelo, il padre, detto il "pruf", è stato per 35 anni il preside della scuola media di Cuorgnè "G. Cena". Uomo di grande cultura, scrisse parecchi libri, poesie, collaborò con il quotidiano "La Stampa, e fu insignito di molti titoli ed onorificenze. Giampiero Paviolo, il figlio, scomparso prematuramente all'età di 54 anni, è stato caporedattore politico al quotidiano "La Stampa". Una giornata significativa in cui molti amici hanno voluto ricordarli e rendere omaggio a queste due figure appartenute al mondo della cultura e del giornalismo. Ospite d'eccezione Massimo Gramellini, vice direttore del quotidiano "La Stampa", scrittore e grande amico di Giampiero Paviolo. "Io oggi vorrei spiegare ai ragazzi qui presenti chi era Giampiero Paviolo. In un mio articolo l'ho definito il bassista. Come il bassista è la colonna vertebrale di un gruppo musicale, lui era la colonna vertebrale del nostro giornale. Non appariva mai ma lavorava moltissimo. Un grande giornalista, un uomo complesso. Uno tosto. Tifosissimo del Toro, aveva una passione smodata per le figurine ma dietro al suo lato giocoso si nascondeva una grande solidità, riusciva a unire e a tenere insieme le persone" ha raccontato Gramellini, poi commosso ha ricordato il giorno della sua scomparsa - Quando Giampiero fu colpito da quel malore improvviso era in vacanza ed io a cena con dei colleghi. Appena ci comunicarono l'accaduto la redazione si riempì, arrivarono tutti e tutti insieme ci mettemmo a fissare quasi inebetiti la sua scrivania. Io credo che non sia vero che tutti siano sostituibili. Le persone che se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Giampiero anche senza aver mai avuto I riflettori puntati ci ha lasciato qualcosa di più profondo che non si vede ma rimane". A ricordare il professor Angelo Paviolo ci ha pensato Rosanna Tappero. "Nella scuola del professor Angelo Paviolo non contavano i ruoli ma le persone. Sapeva toccare il cuore non solo la mente. Non metteva mai in difficoltà gli allievi anzi quando andavano in presidenza prima li accoglieva con una carezza e poi li redarguiva. A noi docenti ha insegnato che occorreva far conoscere ai ragazzi anche la piccola storia come ad esempio la toponomastica dei loro paesi" ha affermato. Il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, ha ricordato ai presenti che Giampiero Paviolo giocava in una squadra di pallacanestro, il "Carlin Basket". "Visto che proprio qui vicino al 25 Aprile esiste un campo per giocare a basket perchè non proviamo a formare nuovamente una squadra" ha proposto Pezzetto. Il dirigente scolastico Ennio Rutigliano durante il suo intervento ha descritto Angelo e Giampiero Paviolo come "due appassionati del mondo della cultura e del giornalismo che hanno dato molto al territorio". In rappresentanza della nonna, l’ex insegnante di matematica Elena Ribaldoni, è intervenuta la giovane Elena Paviolo, figlia di Giampiero. In conclusione il giornalista e amico di vecchia data Guido Novaria ha affermato scherzosamente: "Chissà se Giampiero da lassù sarebbe contento che gli venga intitolata una biblioteca magari avrebbe preferito una sala giochi". Poi in maniera più seria ha suggerito l'idea di ricordare sia i Paviolo che un altro grande cronista cuorgnatese, Monsignor Peradotto, con un premio giornalistico. La biblioteca, curata da Daniela Gaudi, ospita circa 9 mila volumi per lo più di narrativa per ragazzi e il prossimo obiettivo sarà quello di ampliarla.

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