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Cronaca

Quasi 600 chili di botti illegali nascosti in case e garage: tre denunciati nel Torinese, esplosivi anche nei pacchi dei corrieri

Tre uomini denunciati: ordigni nascosti in garage, sgabuzzini e capanni. Acquisti via social e pacchi camuffati per ingannare i corrieri

Quasi 600 chili di botti

Quasi 600 chili di botti illegali nascosti in case e garage: tre denunciati nel Torinese, esplosivi anche nei pacchi dei corrieri

Con l’avvicinarsi delle festività, cresce anche l’attenzione delle forze dell’ordine sul commercio clandestino di artifici pirotecnici. E gli ultimi controlli della Polizia di Stato nella zona sud del Torinese hanno portato alla luce un traffico esteso e potenzialmente pericoloso: 578 chili di botti illegali sequestrati in tre operazioni distinte a Piossasco, Beinasco e Volvera, con altrettante denunce per commercio abusivo di materie esplodenti.

Il primo intervento è scattato a Piossasco, dove gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino avevano notato movimenti sospetti legati agli acquisti di un 24enne del posto. Quando sono entrati nella sua abitazione, hanno trovato un deposito improvvisato: otto scatoloni appena consegnati da un corriere, pieni di materiale esplodente, e decine di altri pacchi accatastati nel cortile e in una tavernetta-garage. Il peso complessivo dei botti aveva raggiunto quota 332 chili.

I poliziotti hanno accertato che gli imballaggi, spediti tramite corriere, erano stati richiusi al contrario, in modo da nascondere i pittogrammi di pericolo. I trasportatori, ignari del contenuto, avevano maneggiato materiale altamente rischioso come se fosse merce comune. Il giovane, ora denunciato, avrebbe acquistato gli articoli attraverso canali social, una prassi sempre più diffusa nel mercato nero dei fuochi d’artificio.

Poche ore prima, un sequestro analogo era avvenuto a Beinasco, dove un 43enne custodiva quasi 80 chili di artifici pirotecnici in un piccolo sgabuzzino del suo appartamento. Anche in questo caso si trattava di materiale non dichiarato né certificato, conservato senza alcuna misura di sicurezza.

Il terzo intervento si è invece registrato a Volvera, dove un 51enne teneva nascosti in un capanno in giardino 160 chili di botti illegali della stessa tipologia. Un quantitativo elevato, sufficiente — spiegano gli investigatori — a provocare esplosioni devastanti in caso di incendio accidentale.

Tutto il materiale rinvenuto, potenzialmente esplosivo e privo delle certificazioni previste dalla legge, è stato sequestrato. Le tre operazioni rientrano nelle attività di prevenzione intensificate durante il periodo natalizio, quando la domanda di prodotti pirotecnici cresce e il mercato illegale tenta di approfittarne, spesso con articoli non sicuri e venduti senza alcuna tutela per acquirenti e terzi.

La Polizia ricorda che i procedimenti sono nella fase delle indagini preliminari e che per tutti gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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