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Cronaca
28 Novembre 2025 - 10:12
Arrestato il “guru dei funghi allucinogeni”: laboratorio segreto e incontri rituali con psilocibina
Un’operazione complessa, nata da un episodio che avrebbe potuto finire molto peggio. È da una donna trovata scalza e in stato confusionale lungo una strada del Vercellese che i Carabinieri hanno avviato un’indagine capace di disfare una rete di incontri clandestini dedicati alla somministrazione di sostanze psicotrope ricavate da funghi allucinogeni. Un caso che ha portato all’arresto di un 63enne milanese, noto per libri, podcast e interventi online nei quali magnificava presunti effetti terapeutici della psilocibina, molecola che la legge italiana considera a tutti gli effetti una sostanza stupefacente.
L’allarme era scattato a Livorno Ferraris, dove i militari intervenuti avevano soccorso la donna, in evidente alterazione psicofisica. Dopo il ricovero, la stessa ha raccontato ai Carabinieri di aver partecipato a una sorta di incontro “spirituale” tenuto all’interno di una struttura ricettiva della zona. Lì, ha spiegato, le sarebbero state somministrate compresse a base di funghi allucinogeni. Un trattamento tutt’altro che volontario: dopo il malessere, aveva infatti tentato di uscire dall’edificio, venendo però trattenuta contro la sua volontà e privata del telefono.

Il racconto ha dato il via a un’indagine che, passo dopo passo, ha delineato un quadro inquietante. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il divulgatore arrestato organizzava da tempo veri e propri raduni, ai quali partecipavano persone provenienti da più regioni d’Italia. Riunioni durante le quali avveniva la somministrazione delle compresse, in totale assenza di qualunque controllo sanitario o autorizzazione. Una pratica pericolosa, resa ancor più grave dalla tipologia di sostanza: la psilocibina agisce sul sistema nervoso centrale, altera percezione, vigilanza e consapevolezza, con rischi non solo per chi la assume, ma anche per chi si trova nelle vicinanze.
Avendo ricostruito la periodicità degli incontri, la Compagnia di Vercelli ha predisposto un servizio mirato proprio per la sera del 22 novembre, giorno in cui era previsto un nuovo appuntamento. Il 63enne è stato fermato all’arrivo: addosso aveva la sostanza stupefacente. Per lui sono scattate le manette, mentre i proprietari della struttura sono stati denunciati a piede libero per concorso.
Parallelamente, i militari hanno eseguito perquisizioni all’interno del luogo degli incontri e nell’abitazione romana utilizzata dall’arrestato. È qui che è emerso il dato più sorprendente: un vero laboratorio clandestino, completo di funghi allucinogeni, compresse già confezionate e attrezzature per coltivazione, essiccazione e lavorazione. Un sequestro definito “assolutamente raro” nel panorama nazionale e mai registrato prima in provincia.
L’inchiesta prosegue, mentre gli investigatori ricordano come ogni sostanza psicoattiva debba essere testata e certificata: ciò che veniva distribuito negli incontri clandestini era invece un prodotto privo di qualunque garanzia, con potenziali effetti devastanti sulla salute.
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