Sangue davanti a un bar, ombrellone in fiamme e verbali a pioggia: un'estate agitata a Chivasso

A Chivasso l’ondata di caldo è stata accompagnata da una serie di episodi che hanno acceso l’allarme tra i commercianti. Tutto è iniziato martedì mattina, quando davanti al Bar Angolo 23, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, il marciapiede è stato trovato sporco di sangue. Un episodio che ha lasciato sgomenti residenti e avventori, alimentando interrogativi e preoccupazione.

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La sera successiva la situazione è peggiorata. Durante la notte, il dehor del bar Gemmo è stato preso di mira: ignoti hanno appiccato il fuoco a un ombrellone. Le fiamme, fortunatamente, non si sono propagate, evitando danni più gravi, ma il gesto ha il sapore di un atto deliberato di vandalismo.

Mercoledì sera, invece, l’attenzione si è spostata su un’altra questione: la Polizia Locale ha avviato un’operazione di controlli a tappeto sui dehors dei locali cittadini. Cinque agenti sono stati impegnati a misurare la superficie occupata e a verificare la corrispondenza con le autorizzazioni in essere. I controlli si sono conclusi con diverse sanzioni a carico di alcuni gestori.

La scelta ha lasciato perplessa una parte della cittadinanza, che si aspettava pattugliamenti mirati alla prevenzione di episodi di microcriminalità, soprattutto dopo quanto accaduto nei giorni precedenti. Invece, l’azione delle forze dell’ordine si è concentrata sul rispetto delle norme relative alle occupazioni di suolo pubblico.

Un Ferragosto segnato quindi non solo dal caldo, ma da sangue, fuoco e tensioni tra commercianti e autorità, in una città che si interroga sulla sicurezza delle sue strade e sulla gestione dell’ordine pubblico.

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