Follia in Canavese: pensionato minaccia ragazzi disabili nel cortile con una pistola a salve

Sembrava una giornata qualunque, ma in pochi secondi la tranquillità di una zona residenziale di Cuorgnè si è trasformata in panico. Un anziano si è affacciato alla finestra con una pistola in mano e, senza dire una parola, ha iniziato a mimare colpi verso il cortile, dove si trovava un gruppo di ragazzi disabili.

Scene surreali, a pochi passi dal centro, sotto gli occhi attoniti di chi non credeva a quello che stava vedendo. Non una minaccia a parole, ma una pistola ben visibile, alzata all’altezza del viso, come in un film. A differenza di un film, però, lì sotto c’erano persone reali, spaventate a morte.

Il 112 ha ricevuto la chiamata pochi istanti dopo. I carabinieri hanno raggiunto in fretta il palazzo, salendo nell’appartamento segnalato. Dentro, un uomo visibilmente agitato, ma collaborativo. La pistola era vera nel peso, nel suono e nell’impatto psicologico. Solo un controllo più approfondito ha permesso di accertare che era a salve, ma carica.

L’arma è stata sequestrata, l’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata. Nessun ferito, ma la paura sì, quella ha lasciato il segno. Le vittime non sono ragazzi qualsiasi: sono giovani fragili, che già fanno i conti ogni giorno con difficoltà personali e che ora dovranno metabolizzare anche questo incubo.

Il gesto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe nato da un fastidio per i rumori provenienti dal cortile. Ma nulla può giustificare una reazione così sproporzionata, soprattutto se accompagnata da un’arma — anche se finta — impugnata come vera.

Ora i militari stanno ascoltando testimoni, vicini di casa, amici dell’uomo. Si cerca di capire se fosse un episodio isolato, o il sintomo di qualcosa di più profondo.

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