Prende il sole nudo nudo a casa sua: 83enne multato per oscenità

Complice il caldo torrido di fine giugno, un uomo di 83 anni ha deciso di affrontare le alte temperature in maniera... radicale. E così, nel giardino privato della sua abitazione a Biella, ha pensato bene di togliersi tutto e prendere il sole completamente nudo, convinto che farlo all’interno della sua proprietà fosse più che lecito.

Una scelta che non è però passata inosservata. Dall’alto di uno dei balconi dello stabile in cui vive l’anziano, una vicina ha assistito alla scena e ha ritenuto opportuno chiamare i carabinieri, giudicando quel comportamento inopportuno e visibile da altri inquilini. Secondo lei, non si trattava di un semplice momento di relax, ma di un comportamento potenzialmente offensivo per la pubblica decenza.

Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato l’anziano tranquillamente steso in giardino, intento nella sua sessione di abbronzatura integrale. Intervistato, l’uomo ha spiegato con naturalezza di non aver avuto intenzione di turbare nessuno, di essere nel suo cortile privato e di aver pensato che la cosa potesse rientrare nella sua libertà personale. I carabinieri, dopo un breve sopralluogo e le opportune verifiche, hanno escluso che si potesse parlare di atti osceni, ma hanno comunque contestato una sanzione amministrativa per atti contrari alla pubblica decenza, come previsto dal codice.

All’83enne è stato chiesto di rivestirsi e di evitare in futuro esposizioni così “audaci”, anche se in uno spazio di sua proprietà. La vicina, intanto, ha potuto tirare un sospiro di sollievo: per lei, niente più viste inaspettate dalle finestre.

Il caso si è chiuso senza particolari tensioni, ma ha rapidamente fatto il giro del quartiere, tra chi si è schierato con l’anziano e chi ha dato ragione all'uomo.

Lui, nel frattempo, dovrà accontentarsi di un’abbronzatura a zone, ma ha guadagnato suo malgrado una certa notorietà. E a San Giovanni – il quartiere dove tutto è successo – l’episodio è già entrato nel folklore locale.

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