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Cronaca

Aurora è stata ritrovata: la 13enne scomparsa da San Benigno era sparita nel nulla per ore

La ragazzina era sparita intorno alle 9 del mattino, scattate subito le ricerche con appelli social e mobilitazione di famiglie, compagni e carabinieri. Dopo sei ore, il lieto fine: era ancora in paese

Aurora è stata ritrovata

Aurora è stata ritrovata: la 13enne scomparsa da San Benigno era sparita nel nulla per ore (foto di repertorio)

Ore di angoscia e di mobilitazione collettiva a San Benigno Canavese, dove questa mattina, mercoledì 4 giugno, si erano perse le tracce di Aurora Sasanelli, 13 anni, studentessa della 3ª C della scuola media dell’Istituto Comprensivo locale. La ragazza si era allontanata da casa senza presentarsi a scuola e non aveva più dato notizie di sé. L’allarme era scattato poco dopo le 9: i genitori, accortisi dell’assenza, avevano immediatamente avvertito i carabinieri di Volpiano e diffuso un appello sui social e nelle chat di paese, con foto, dettagli su abbigliamento e possibili movimenti.

Aurora indossava una maglietta nera e jeans. Secondo le prime informazioni raccolte in mattinata, si sarebbe allontanata volontariamente, forse insieme a un coetaneo. Il fatto che si trattasse di una ragazza così giovane e il sospetto che fosse in compagnia di un altro minore hanno spinto familiari, amici, compagni di scuola e residenti a mobilitarsi senza perdere tempo, condividendo il messaggio d’aiuto anche nei paesi vicini e nella zona di Torino.

Alle 14.30 era circolata per alcuni minuti la voce – rivelatasi infondata – che la ragazza fosse stata già ritrovata. Un’illusione durata poco, ma che aveva riportato alla ribalta il tema della diffusione incontrollata di notizie sui social in momenti delicati. Poi, alle 15.00, la conferma ufficiale: Aurora è stata ritrovata. Si trovava ancora in paese, sana e salva, e ha potuto fare ritorno a casa. Non è chiaro al momento dove si fosse nascosta o se qualcuno fosse con lei: saranno i carabinieri a ricostruire i dettagli.

Quel che conta, per ora, è l’esito positivo della vicenda. Una paura enorme durata sei ore, che ha coinvolto l’intera comunità, dimostratasi coesa, solidale e reattiva. In queste situazioni, ogni minuto è prezioso e la circolazione capillare delle informazioni, se gestita con attenzione, può fare la differenza.

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