AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
21 Maggio 2025 - 01:01
foto archivio
Dietro i marmi lucidi e le porte a vetri del quartiere Crocetta a Torino, tra le vie silenziose e i palazzi di pregio, si è consumata una scena da brividi. Una giovane postina, intenta a consegnare un pacco in via Lamarmora, si è ritrovata prigioniera dell’androne di un condominio. A tenderle la trappola è stato un uomo di 40 anni, Massimiliano Manzi, che si è presentato come il portinaio dello stabile.
Il pretesto? Un aiuto per individuare il destinatario del plico, che la donna non riusciva a trovare tra i nomi sui citofoni. Un piccolo favore che si è trasformato in un’aggressione. Manzi, con modi inizialmente gentili, ha invitato la postina a seguirlo nella portineria. Lì, in un piccolo spazio con due sedie, un divanetto e una scrivania, avrebbe improvvisamente cambiato atteggiamento: l’ha bloccata, abbracciata contro la sua volontà, ha cercato di baciarla. Poi si è abbassato i pantaloni.
Ma la giovane, paralizzata per un istante dallo choc, ha reagito. Con uno scatto è riuscita a liberarsi dalla stretta, è corsa fuori dal palazzo e ha chiamato aiuto. Una collega, poco distante, è arrivata nel giro di pochi minuti. Ed è stato in quel momento che la vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti: Manzi, invece di fuggire o pentirsi, avrebbe provato ad avvicinarsi anche a lei.
Le urla in strada hanno attirato l’attenzione dei passanti. Qualcuno ha pensato a un litigio tra amanti, altri hanno subito intuito che stava accadendo qualcosa di grave. Nel frattempo, più di una chiamata è partita verso il 112. Quando le sirene dei carabinieri hanno squarciato il silenzio del quartiere, la scena era ancora tesa.
Gli agenti del nucleo radiomobile hanno bloccato Manzi, già noto per reati contro il patrimonio. Dopo una notte in caserma, l’accusa è gravissima: tentata violenza sessuale. La vittima, scossa, è riuscita a ricostruire i fatti con lucidità, seppur tra le lacrime. I militari hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini per fare piena luce anche sul passato del presunto aggressore.
Un episodio che spezza la tranquillità apparente della Crocetta, dove la criminalità sembra un’eco lontana rispetto alle tensioni che si vivono altrove, nei quartieri più difficili della città. E invece anche qui, tra uffici notarili e portoni di pregio, qualcosa si incrina. Gli investigatori non escludono che Manzi possa aver avuto altri comportamenti simili in passato, anche se mai emersi.
Nel frattempo, la zona tra via De Nicola e i giardini Clessidra continua a essere monitorata per la presenza sempre più visibile di spacciatori, che non esitano a stazionare anche davanti agli istituti scolastici. Un campanello d’allarme che ora, con questo arresto, suona ancora più forte.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.