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Cronaca

Droga, coltelli e sangue nella stessa strada: un arresto per spaccio a pochi giorni dall’omicidio di Mamoud Diane

Dove si è consumato l’omicidio, ieri sera è tornata la droga. E nessuno sembra voler fermare la spirale di degrado

Droga, coltelli e sangue nella stessa strada

Droga, coltelli e sangue nella stessa strada: un arresto per spaccio a pochi giorni dall’omicidio di Mamoud Diane (foto di repertorio)

È sempre lì, nella stessa via. Cambiano i nomi, cambiano le notti, ma la sostanza resta la stessa: droga, accoltellamenti, morti per strada e un silenzio assordante a fare da contorno. Ieri sera i carabinieri della stazione Barriera di Milano hanno arrestato un giovane ivoriano di 25 anni per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nell’appartamento dove viveva – e spacciava – hanno trovato 98 grammi di eroina, 14 grammi di metanfetamina, un grammo di hashish e 165 euro in contanti, probabilmente provento delle ultime cessioni.

Ma ciò che colpisce è dove si è consumata la scena: via Martorelli, la stessa strada in cui pochi giorni fa è stato assassinato Mamoud Diane, 19 anni, anche lui originario della Costa d’Avorio. Una coltellata secca al cuore, in mezzo alla strada. E ancora due accoltellamenti nelle notti successive, sempre lì, sempre in quella zona martoriata, che sembra una terra di nessuno.

Nonostante l’ondata di sangue, la tensione e l’evidente escalation, l’appartamento usato come base di spaccio era pienamente operativo, segno che il controllo del territorio è quanto meno intermittente. La quantità di stupefacenti sequestrata, la presenza di contanti, la varietà delle sostanze: tutto lascia pensare a una rete consolidata e attiva, che non si ferma nemmeno di fronte a un omicidio.

I militari sono intervenuti nell’ambito di una più ampia attività di osservazione e prevenzione, ma il dato che emerge con forza è che la via è fuori controllo. La gente ha paura. Chi vive lì, racconta un degrado costante, fatto di spaccio a cielo aperto, litigi continui, odore di fumo e allarmi notturni. Il profilo del giovane arrestato è lo stesso che si ripete: giovanissimo, straniero, inserito in un contesto di fragilità e criminalità diffusa, che si muove all’interno di un ecosistema dove tutto ruota attorno a droga e sopravvivenza.

Intanto, nessuna svolta significativa è ancora arrivata sull’omicidio di Mamoud Diane. Un ragazzo ucciso con brutalità, lasciato a terra, vittima e simbolo di un contesto che brucia. E intanto, nella stessa via, si torna a spacciare come se niente fosse.

Ieri sera i carabinieri della stazione Barriera di Milano hanno arrestato un giovane ivoriano di 25 anni per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio

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