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Cronaca

Orrore ad Asti: sequestrato, picchiato e gettato dal balcone

Un uomo è stato tenuto in ostaggio, brutalmente pestato e infine scaraventato dal terzo piano. La vittima è sopravvissuta, ma lotta per riacquistare la mobilità. Fermati due uomini accusati di tentato omicidio

Orrore ad Asti

Orrore ad Asti: sequestrato, picchiato e gettato dal balcone

Un episodio di inaudita violenza ha scosso la città di Asti, dove la polizia, sotto il coordinamento della Procura locale, ha arrestato due uomini di origine pachistana con accuse gravissime: sequestro di persona, rapina, tentata estorsione, tentato omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini della squadra mobile hanno ricostruito una vicenda agghiacciante che ha visto come vittima un loro connazionale, sequestrato all’interno di un appartamento e sottoposto a un’ora di feroci percosse. Il movente dell’aggressione sarebbe legato a una richiesta di riscatto: i due arrestati avrebbero preteso una cospicua somma di denaro per la sua liberazione. Quando la vittima non è stata in grado di soddisfare la loro richiesta, la violenza è esplosa con ancora maggiore brutalità.

Dopo essere stato ripetutamente colpito, l’uomo è stato trascinato fino al balcone dell’abitazione e lasciato cadere nel vuoto dal terzo piano. Nonostante la drammatica caduta, è sopravvissuto, ma le sue condizioni restano critiche: attualmente è ricoverato in ospedale e lotta per recuperare la mobilità agli arti inferiori.

Il quadro accusatorio nei confronti degli arrestati si fa sempre più pesante, con elementi probatori che potrebbero aggravare ulteriormente la loro posizione. Le indagini continuano per ricostruire con esattezza le dinamiche del crimine e accertare eventuali responsabilità di altri soggetti.

L’episodio ha destato profonda inquietudine nella comunità astigiana, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sul fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che potrebbe aver giocato un ruolo nella vicenda. Le autorità mantengono il massimo riserbo, ma assicurano che l’indagine proseguirà per garantire giustizia alla vittima e chiarire ogni aspetto di questa vicenda che ha lasciato sgomenta l’opinione pubblica.

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