Oggi ammazzo qualcuno. Corso Giulio Cesare terra di nessuno

Ancora corso Giulio Cesare, ancora il quartiere Aurora come scenario di episodi violenti. Questa volta, a sconvolgere la quotidianità dei residenti è stata una donna, che ieri pomeriggio ha dato in escandescenze in strada, seminando il panico tra i passanti. Urla, spintoni, vetri infranti e minacce: un copione che molti cittadini giudicano ormai insostenibile.

Secondo quanto riportato, la donna avrebbe mandato in frantumi la vetrina di un locale e messo a soqquadro il dehors di un altro. Come se non bastasse, brandendo una bottiglia di gin rotta come fosse un’arma, avrebbe minacciato i passanti urlando “Oggi ammazzo qualcuno”. Tra gli astanti, qualcuno è rimasto ferito: un uomo è stato visto con il volto insanguinato, presumibilmente colpito dalla donna in evidente stato di alterazione.

L’intervento della polizia e del personale sanitario con un’ambulanza ha riportato una parvenza di ordine, ma la domanda resta: quanto ancora dovranno sopportare i residenti? La zona, già teatro di episodi gravi come sparatorie e lanci di petardi contro auto in corsa, sembra ormai abbandonata a un degrado senza freni.

La situazione non è più tollerabile, denunciano i residenti e alcuni rappresentanti politici. “Qualcuno potrebbe dire che una persona ‘alterata’ potrebbe esserci ovunque: ma è possibile che ogni giorno in quel tratto di strada capiti qualcosa? Quando la Città provvederà a renderlo vivibile? Siamo stanchi di parole, parole, solo parole”, ha dichiarato Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d’Italia alla circoscrizione 7, che ha portato l’accaduto all’attenzione delle autorità.

E mentre il sindaco Stefano Lo Russo continua a parlare di progetti ambiziosi e di rigenerazione urbana, i cittadini si domandano se il degrado del quartiere Aurora rientri nella sua visione di "Torino futura". Forse l'inclusione passa anche dalla sicurezza, ma per ora sembra che la città stia includendo solo disagi e paura. "Sindaco, venga a farsi una passeggiata in corso Giulio Cesare. Magari con un elmetto", ironizza un residente.

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