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Cronaca

I ladri colpiscono ancora: aspettano l’uscita dei proprietari e agiscono in piena serata, quando nessuno se lo aspetta

Una famiglia tornata a casa scopre l’incubo del furto

Rondissone

I ladri attaccano

Un grave episodio di furto ha scosso Rondissone domenica sera. Una famiglia residente in via Silvio Pellico ha scoperto la propria casa svaligiata intorno alle 21:30, al rientro dopo alcune ore di assenza. 

“I ladri sono entrati dal soggiorno, forzando la porta-finestra e praticando un foro per accedere all’interno,” raccontano i proprietari. “Hanno portato via tutti i piccoli oggetti di valore: oro, orologi e altri beni di piccola dimensione. È stato un colpo rapido e ben pianificato.” 

La porta-finestra forzata, creando un foro per entrare

Secondo quanto rilevato dal dispositivo Alexa presente in casa, l’intrusione sarebbe avvenuta intorno alle 18:15, poco meno di un’ora dopo che la famiglia era uscita. I ladri sembravano conoscere bene i movimenti dei proprietari, un dettaglio che fa pensare a un’azione studiata in anticipo. 

Nonostante il furto, nessuno dei vicini ha notato movimenti o rumori insoliti. Anche il cane di famiglia, che si trovava in giardino, non ha reagito, probabilmente a causa del modo silenzioso in cui i malviventi hanno agito: “Fortunatamente, non gli è stato fatto nulla,” sottolineano i proprietari. “Non è solo la perdita degli oggetti di valore che ci preoccupa,” racconta la famiglia. “È il senso di insicurezza che lascia il furto. Sapere che qualcuno è entrato nella tua casa, nei tuoi spazi personali, è devastante. Ti senti vulnerabile.” Questo sentimento è condiviso da molti che subiscono furti in casa: il danno non è solo economico, ma psicologico. La casa, percepita come un luogo sicuro, diventa improvvisamente motivo di ansia e preoccupazione. 

La famiglia ha immediatamente avvisato i carabinieri la sera stessa e sporto denuncia il giorno successivo. Le indagini sono in corso, ma al momento non ci sono indizi sui responsabili: “Abbiamo deciso di condividere la nostra esperienza per avvisare i vicini. È importante segnalare qualsiasi movimento sospetto e prestare maggiore attenzione,” spiegano i proprietari. “Non conosciamo molte persone nella zona, dato che ci siamo trasferiti solo un anno fa, ma speriamo che questo episodio possa servire a rafforzare la comunicazione tra vicini.” 

Il caso di Rondissone si inserisce in un quadro più ampio di furti in abitazione che stanno colpendo diverse aree del territorio. Secondo le statistiche, i ladri preferiscono agire nelle ore serali, approfittando dell’assenza dei proprietari e del buio che facilita le intrusioni. Spesso si tratta di azioni rapide e ben pianificate, con i malviventi che studiano i movimenti delle vittime per entrare nel momento più opportuno. Anche l’uso di strumenti tecnologici come Alexa, sebbene utile per individuare anomalie, non sempre è sufficiente a prevenire i furti. 

Per contrastare il rischio di furti, gli esperti di sicurezza consigliano alcune misure: installare sistemi di allarme e telecamere di sorveglianza, rinforzare porte e finestre con serrature e vetri di sicurezza, evitare di lasciare segni evidenti di assenza da casa come luci spente o persiane chiuse, e stabilire una rete di comunicazione con i vicini per monitorare insieme la sicurezza del quartiere. Segnalare sempre alle autorità movimenti sospetti o presenze non familiari è fondamentale per prevenire furti o identificare possibili responsabili. 

L’episodio ha scosso non solo i proprietari, ma anche la comunità locale, portando l’attenzione sulla necessità di collaborare per una maggiore sicurezza collettiva. 

Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante sentirsi uniti come comunità. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza: tenere gli occhi aperti, segnalare situazioni sospette, sostenersi a vicenda. Solo attraverso la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine si potrà contrastare questo fenomeno e restituire serenità alle nostre case. 

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