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Cronaca

In fuga dopo aver massacrato la moglie: caccia all'uomo in tutto il Canavese

L'operaio di 46 anni ha picchiato la moglie fino a causarle la rottura della milza

Carabinieri

Le ricerche dei carabinieri si stanno concentrando in tutto il Canavese

Un uomo di 46 anni è ricercato in tutto il Canavese dopo aver brutalmente aggredito la moglie, lasciandola in condizioni critiche.

L'operaio, di origine ecuadoregna, ha picchiato la moglie fino a causarle la rottura della milza. La vittima, una donna di 37 anni, è attualmente ricoverata all'ospedale di Ciriè, dove i medici sono stati costretti ad asportarle la milza. Nonostante la gravità dell'aggressione, le sue condizioni sono stabili e la prognosi sarà sciolta nelle prossime ore.

I carabinieri di Ciriè, supportati dal nucleo operativo di Venaria, hanno avviato una caccia all'uomo che ha già portato a numerose perquisizioni, comprese quelle nelle abitazioni di amici dell'aggressore. Tuttavia, l'uomo sembra essersi volatilizzato. Gli investigatori ritengono che non si sia allontanato dalla zona del Ciriacese e che potrebbe essere nascosto nelle vicinanze.

Le ricerche dei carabinieri si stanno concentrando intorno a Ciriè

Secondo le prime ipotesi investigative, l'uomo potrebbe aver pianificato diversi piani di fuga. Una possibilità è che si sia rifugiato presso conoscenti nella periferia di Ciriè, dove potrebbe contare sulla complicità di amici fidati. Un'altra ipotesi è che stia cercando di raggiungere un rifugio temporaneo nei boschi circostanti, approfittando della fitta vegetazione per eludere le forze dell'ordine. In alternativa, potrebbe tentare di raggiungere Torino, confondendosi nella grande città per evitare di essere rintracciato facilmente.

Se catturato, l'uomo dovrà affrontare gravi conseguenze legali. È stato denunciato per maltrattamenti e violenza, e potrebbe essere accusato di lesioni gravissime. Secondo la legislazione italiana, per lesioni personali gravi, l'articolo 583 del Codice Penale prevede una pena che può variare dai tre ai sette anni di reclusione. Inoltre, la Procura di Ivrea probabilmente emetterà un decreto di non avvicinamento alla famiglia.

Una storia di violenza

L'aggressione è avvenuta nell'appartamento di piazza Castello, nel centro di Ciriè, dove la coppia risiede con i loro due figli. Già in passato le forze dell'ordine erano intervenute per litigi tra marito e moglie, ma la donna, impiegata come operaia in una ditta locale, non aveva mai trovato il coraggio di denunciare il marito. Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo dell'ultimo episodio di violenza, l'aggressore si era già dileguato.

La vicenda ha sconvolto la comunità locale, mentre la caccia all'uomo prosegue senza sosta. Chiunque abbia informazioni è invitato a contattare immediatamente le forze dell'ordine per contribuire alla cattura dell'uomo prima che possa nuocere ulteriormente.

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