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Perseguitava l'ex collega: "Pensati morta! La tua fine è vicina"

L'uomo è stato arrestato dalla polizia postale a causa delle mail di minacce inviate e grazie alla nuova legge sul "codice rosso"

Perseguitava l'ex collega: "Pensati morta! La tua fine è vicina"

In tutta Italia continuano a ripetersi casi di violenza nei confronti di donne, compiuti soprattutto da ex compagni o ex mariti dopo la fine della relazione.

"La tua fine è vicina" ed ancora "Pensati morta" sono alcune delle minacce che un uomo di 31 anni ha inviato via email ad una ex collega di lavoro perseguitandola negli ultimi due mesi. Grazie alla nuova normativa del codice rosso l'uomo, con precedenti penali per violenza e già condannato per detenzione abusiva di armi, è stato arrestato dalla polizia postale in flagranza differita.

La vittima, dipendente di una società multinazionale di consulenza, il 13 novembre scorso si era rivolta alla Polizia Postale di Roma. Dopo aver ricevuto a casa un mazzo di fiori da un ammiratore sconosciuto, si sono susseguiti una serie di episodi allarmanti. Sulla mail aziendale aveva ricevuto un messaggio con allegata una sua foto tratta dal profilo Instagram e scoperto che a suo nome, ma a sua insaputa, erano stati effettuati tentativi di acquisti e-commerce e attivati una serie di servizi on line, fra i quali registrazioni su siti web pornografici o di incontri a sfondo sessuale.

La svolta nelle indagini c'è stata alla vigilia del Capodanno, quando la donna ha denunciato l'acquisto su un portale online di un anello in oro e brillanti di notevole valore fattole recapitare alla propria abitazione il 28 dicembre. A quel punto i poliziotti sono riusciti a risalire all'ex collega della vittima.

Nelle ultime ore è solo una delle violenze registrate a carico di una donna.

In un'area di servizio dell'A1, a sud di Orvieto, il 28 dicembre una donna è stata aggredita dal compagno sotto gli occhi della figlia di 10 anni che l'ha salvata chiamando la polizia. Durante una lite la donna ha chiesto al suo compagno di scendere dall'auto, perché lei e la figlia sarebbero tornate a casa.

La risposta dell'uomo è stato di lanciarle un telefonino sul volto, a quel punto la figlia ha chiamato la polizia. La donna è stata portata all'ospedale di Orvieto per varie contusioni, escoriazioni e la frattura di alcune dita delle mani, mentre l'uomo è stato arrestato. Per lui anche la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento.

A Bari un 63enne, giordano, Said El Amori, è accusato di aver picchiato la moglie minacciandola di morte dal 2018 al 2022: in un'occasione avrebbe anche mimato il gesto di tagliarle la gola.

Per questo è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti e all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

In provincia di Fermo un 60enne, con precedenti, è stato denunciato dai carabinieri poiché nonostante l'ammonimento ricevuto nell'ottobre 2023 continuava a pedinare e perseguitare l'ex compagna.

L'uomo ha anche violato gli obblighi di assistenza familiare, smettendo di versare quanto dovuto per il sostentamento della donna e dei loro figli minori costringendo la famiglia a rivolgersi alla Caritas per ottenere aiuto.

In provincia di Brescia dopo 4 denunce della ex moglie per maltrattamenti e minacce, è scattato il braccialetto elettronico per un uomo di 37 anni.

Nel Bolognese un provvedimento di misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento per un 62enne italiano. La compagna, 63enne italiana, ha raccontato ai carabinieri diversi episodi nei quali l'uomo, ubriaco, l'ha aggredita in casa. L'ultimo a metà dicembre quando ha minacciato di spingerla giù dal balcone perché la donna voleva aprire la porta di casa ai carabinieri, intervenuti per soccorrerla.

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