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Cronaca
22 Novembre 2023 - 23:49
Ha sabotato una mongolfiera per uccidere il proprio collega. La Corte di Appello di Torino, modificando la sentenza pronunciata in primo grado così come richiesto dalla pubblica accusa, ha inflitto otto anni di carcere per tentato omicidio a Paolo G., che il 30 luglio 2018 effettuò un intervento di manutenzione sul pallone aerostatico che all'epoca, a scopo turistico, era stato installato in citta nella zona di Borgo Dora. Il collega precipitò da un'altezza di 7 metri e riportò gravi lesioni.
L'imputato, che durante i lavori era salito verso la sommità del pallone precedendo di poco il compagno, sostenne che si era trattato di un incidente e se ne assunse la responsabilità. La corda su cui stava operando il collega, secondo la procura, risultò recisa con un cutter.
"All'inizio - ha ricordato il pg Rossella Salvati - le indagini erano orientate verso l'infortunio sul lavoro: le modalità, però, non erano chiare. La svolta arrivò qualche giorno dopo, quando un testimone disse che il 30 luglio non erano previsti interventi di manutenzione delle corde. Corde che peraltro erano state controllate il 22 giugno dai tecnici di una società inglese e trovate in buono stato".
Quanto al movente, il pg ha ipotizzato che Paolo C. (che aveva lavorato per la precedente società di gestione) fosse "arrabbiato e frustrato" per ragioni professionali: "Amava quella mongolfiera - ha detto - al punto da occuparsene gratuitamente. Pensava di essere l'unico esperto in grado di valorizzare e rilanciare il progetto, ma è ritrovato escluso dai processi decisionali". La difesa ha invece insistito sulla tesi dell'errore sottolineando sin dalle prime battute l'uomo manifestò il suo dispiacere: "disse 'ho sbagliato è stata colpa mia'", hanno ricordato gli avvocati Luigi De Nucci e Paola Giusti. Alla parte civile, rappresentata in aula dall'avvocato Roberto Impeduglia, è stata riconosciuta una provvisionale di 50 mila euro.
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