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Incisa Scapaccino

Non l'ho ammazzata io!

Femminicidio: il compagno ha negato le accuse. Ora è in coma farmacologico. Ha anche ingerito candeggina

Non l'ho ammazzata io!

"Rientrando a casa ho trovato la mia compagna morta e, per la disperazione, ho cercato di suicidarmi".

Questo il senso delle parole che, confusamente, Paolo Riccone ha farfugliato ieri quando i carabinieri e i vigili del fuoco sono entrati nella casa di Incisa Scapaccino (Asti) dove la quarantanovenne Floriana Floris è stata uccisa a coltellate.

L'uomo è ora in coma farmacologico all'ospedale Cardinal Massaia di Asti.

Aveva delle lesioni da arma da taglio ai polsi. E aveva anche ingerito della candeggina. A suo carico per ora la procura di Alessandria non ha preso provvedimenti: si attende l'esito dell'autopsia e di una serie di analisi, tra cui quelle sulle tracce di sangue rimaste sul pavimento, su un coltello recuperato nell'abitazione, sui corpi della vittima e dello stesso Paolo. Floriana era originaria di Milano. Aveva un figlio e una figlia nati da una relazione precedente.

Non svolgeva un'attività professionale. Ieri, dalla Lombardia, la figlia ha chiamato le forze dell'ordine spiegando che la mamma non rispondeva più alle sue telefonate.

I carabinieri hanno trovato la donna riversa a terra, con ferite da arma da taglio anche sulla schiena. In casa c'era anche Paolo, in stato confusionale. Poi un cane e un gatto affamati, assetati ed esausti, che sono stati presi in cura dagli enti competenti. Secondo le prime indagini Floriana potrebbe essere stata uccisa all'incirca tre giorni fa.

I vicini hanno riferito che da tempo la sua automobile era parcheggiata nello stesso punto. L'ipotesi è che prima di tentare di uccidersi Paolo abbia vegliato a lungo il corpo della compagna. Non appena possibile sarà interrogato dai pubblici ministeri. Riccone, 50 anni, è originario di Nizza Monferrato (Asti).

Una laurea al Politecnico di Torino, un master e una specializzazione alla Sapienza di Roma, un lavoro come consulente aziendale che lo ha portato spesso fuori Piemonte ma che ultimamente svolgeva in smart working. Anni fa ha perso la moglie (per una malattia) e la madre. Intorno al 2021 aveva fatto ritorno nella casa di famiglia di Incisa Scapaccino per accudire il padre, Gino, storico benzinaio del posto, in paese molto conosciuto - aveva anche fatto parte della pro loco - e soprannominato 'Gino della pergola'. L'anziano versava in cattive condizioni di salute ed è deceduto poche settimane fa. Tra le vie di Incisa campeggiano ancora i manifesti funebri. 

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