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Il caso
24 Febbraio 2023 - 00:10
Il semaforo tra Via Kant e via Genova a Volpiano
Sembra un film comico e invece è tutto vero.
Giovedì, sulle pagine social di Volpiano, è comparso un semaforo fissato con le corde.
No, non è uno scherzo, è tutto vero: le lanterne dell’impianto sono lì, bloccate, solo grazie alla presenza di alcune corde.
Il caso l’ha segnalato Massimo, un cittadino di Volpiano.
“E poi, - scrive sul gruppo “Sei di Volpiano se....” - mentre sei fermo al semaforo di Corso Kant, ti accorgi che quello sopra la tua testa, è tenuto insieme da delle corde. Ps: già avvisata la polizia municipale, ma a quanto pare l’impianto semaforico non è di competenza del comune, ma della provincia”.
Ed è tutto vero. Siamo in Via Kant, all’incrocio con via Genova.
Qui, da tempo immemore, almeno 10 anni, è presente un impianto semaforico che sanziona, grazie ad una telecamere, automaticamente, chi passa con il rosso.
Il semaforo è gestito dalla Città Metropolitana di Torino (ex provincia) che incassa (una parte va anche al Comune di Volpiano visto che l’impianto è sul territorio del Comune) i soldi delle multe e dovrebbe occuparsi, quindi, anche della manutenzione.
A quanto pare, però, la manutenzione latita e i semafori finiscono per restare appesi, lì, con le lanterne solo grazie a delle corde. Solo grazie a lacci e nodi.
“È una vergogna - attacca la consigliere di minoranza Monica Camoletto - anche se è giusto dire che non si tratta di una cosa che dipende dal Comune. Parliamo di uno strumento con cui l’ex provincia fa cassa ma non viene neanche manutenuto. Dovrebbe essere almeno decente. È abbandonato a sé stesso e continua a fare multe ma casca a pezzi, un po’ come tutto. Da l’idea dell’abbandono del territorio da parte di un ente sovra comunale che ormai non ha più nessun legame con il territorio. La Città Metropolitana è diventata una roba da trombati, non produce niente. Quando c’erano le Province e c’era la necessità di avere i voti magari qualcuno si sbatteva ora invece parliamo di un ente che ha abbandonato il territorio”.

La consigliera di minoranza Monica Camoletto
E, in effetti, l’abbandono sembra essere la parola migliore per descrivere e raccontare lo stato delle cose per quanto riguarda il semaforo di Corso Kant. Ma se, un bel giorno, quelle corde dovessero spezzarsi? Cosa succederebbe? È possibile che un semaforo possa stare su, a fare multe, solo grazie alla presenza di alcune corde?
La storia ha dell’incredibile ma, per il momento, l’unica manutenzione che la Città Metropolitana prevede di fare sul territorio è tramite corde.
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