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Il caso

Il consigliere che dichiara 300 euro l'anno e una partecipazione in un'azienda che non esiste

C'è qualcosa che non torna...

Il consigliere che dichiara 300 euro l'anno e una partecipazione in un'azienda che non esiste

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Siamo a Leinì, la città amministrata dal Sindaco Renato Pittalis, tra i vice Presidenti di Avviso Pubblico, l'associazione nata nel 1996 per riunire gli Amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica, della trasparenza e della lotta alla criminalità.

Ebbene, cominciamo con il dire che qui di trasparenza se ne vede ben poca. Se a livello nazionale, infatti, sono stati pubblicati (proprio in questi giorni) i redditi dei parlamentari per quanto riguarda il 2021, a Leinì siamo ancora fermi al 2019. L'ultimo aggiornamento risale al luglio del 2021 quando furono caricate le dichiarazioni dei redditi di consiglieri, assessori e Sindaco risalenti al 2019.

Da allora tutto tace, da un anno e mezzo il Sindaco Pittalis (vice Presidente di Avviso Pubblico) non ha sentito il bisogno di sollecitare la macchina comunale a pubblicare i dati.

Tra i dati presenti, però, saltano agli occhi quelli del consigliere comunale di maggioranza (molto vicino a Fratelli d'Italia) Roberto Camellino

Roberto Camellino, consigliere di maggioranza

Lo ripetiamo (poi capirete l'importanza della cosa) parliamo di documenti risalenti al 2019. In questi Camellino, nel curriculum, scrive di essere dipendente della Edil Mar Snc di Vincenzo Camellino (suo padre). 

Un estratto del curriculum e, sotto, il timbro del Comune con la data

In un altro documento, poi, sempre Camellino, scrive (nel 2019) di possedere le seguenti quote di partecipazione: il 70% della Edil Mar Snc di Vincenzo Camellino.

La dichiarazione scritta da Camellno il 5 settembre 2019

Sullo stesso pagina, poi, ci sono due dichiarazioni dei redditi di Camellino: quella del 2017 e quella del 2019 (Quella del 2018 in Comune se la sono persa? Boh). In entrambi i documenti Camellino dichiara di avere un reddito di 303 euro. Un po' poco per chi dice di essere artigiano edile, responsabile di cantiere, no? Ma comunque tutto può essere.

Arriviamo, però, alle contraddizioni. È tutto molto semplice: le dichiarazioni scritte da Camellino non hanno senso. Leggendo la visura camerale dell'azienda (di cui siamo in possesso) emerge chiaramente come la Edil Mar Snc abbia cessato la sua attività il 31/12/2016. La data di cancellazione, poi, risale al 24 febbraio 2017. 

Un estratto della Visura della Edil Mar Snc

Dunque: se l'azienda ha chiuso i battenti nel 2017 come faceva Camellino ad esserne socio nel 2019? Due anni dopo?

Se l'azienda ha chiuso i battenti nel 2017 come mai nel curriculum di Camellino, nel 2019, c'era scritto che il consigliere lavorava per la Edil Mar Snc?

Di fronte a questi interrogativi il consigliere Camellino ha spiegato velocemente: "L'azienda precedente era di mio padre, è stata chiusa. Ora mi sono messo in proprio, ho la mia partita iva".

Risposte che, però, non risolvono le incongruenze presenti nei documenti firmati dallo stesso Camellino.

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