Cerca

Il caso

Squalificato a "vita": insulti razzisti, calci e pugni all'avversario

Il calciatore non potrà entrare in campo per molti mesi

foto archivio

foto archivio

Siamo alle solite: l'ennesima rissa sui campi da calcio di provincia. Questa volta tutto è successo a Leinì, domenica scorsa, durante una partita di Seconda Categoria, Calcio Leinì - La Romanese (finita 3-1). 

Arbitri picchiati, risse tra dirigenti, testate, sui campi da calcio succede di tutto. Questa volta, però, di mezzo c'è anche un "crimine" ignobile: il razzismo. 

Durante la partita tra Calcio Leinì e La Romanese, infatti, ad un certo punto, si è accesso un parapiglia, normali battibecchi che durante le partite, con l'adrenalina in corpo, possono capitare. 

La situazione, però, è degenerata: si è arrivati ad insulti, calci e pugni. Tutto è scritto nel referto della Lega Nazionale Dilettanti di Piemonte e Valle d'Aosta.

"Espulso per condotta - si legge - violenta e discriminatoria nei confronti di un avversario. Nello specifico, il Sig. Stefano Letizia rivolgeva nei confronti dell'avversario, Sig. Tshibangu Mukenga Jonathan una frase di chiaro ed inequivocabile contenuto discriminatorio, dopo di che lo colpiva con due pugni al volto ed un calcio al fianco".

Una delle più celebri "aggressioni" durante una partita di calcio

Il Calcio Leinì, poi, ha provato a metterci una pezza.

"Si apprezzano - si legge ancora nel referto - le scuse rivolte al termine della gara dal Capitano della Società Leinì Calcio, Sig. Alberto Massa, e dal Vicepresidente della stessa Società al giocatore vittima di tali inaccettabili condotte, come riportate dall'arbitro".

Ma non è ancora tutto. La squadra leinicese, infatti, ha "disconosciuto" il suo calciatore. È stata inviata una "dichiarazione presso gli Uffici del C.R. Piemonte e VdA - si legge ancora nel referto - dal Presidente del Calcio Leinì, con la quale la Società si dissocia dal comportamento del tesserato, ma le stesse non valgono ad attenuare la gravità della condotta qui descritta, tanto più che non risultano essere state formulate scuse dirette da parte del signor Stefano Letizia". Il calciatore dovrà restare lontano dai campi per 14 giornate.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori