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31 Luglio 2018 - 16:31
È stata inaugurata nel pomeriggio di mercoledì scorso, dopo un lungo e travagliato percorso durato 5 anni, la prima casa popolare passiva del Piemonte, a Ciriè in Zona Case Sparse Battandero.
Al taglio del nastro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Loredana Devietti, l’assessore alla Casa Andrea Sala, il presidente Atc Marcello Mazzù, gli ex amministratori Francesco Brizio, Luca Capasso e Paolo Ballesio, gli assegnatari.
La struttura, certificata secondo gli standard del Passivhaus Institut di Darmstadt, è stata progettata e realizzata dall’Atc in collaborazione con la Regione Piemonte e l’Environment Park e in sinergia con l’amministrazione comunale.
I criteri di costruzione della struttura - finanziata dalla Regione Piemonte con Atc per un totale di 2.298.687,85 euro - permetteranno una forte riduzione dei consumi energetici e quindi dei costi di riscaldamnento e raffrescamento
La casa passiva infatti sfrutta la qualità dei materiali costruttivi e l’esposizione solare per ridurre al minimo il fabbisogno energetico per il riscaldamento interno dell’edificio.
Caratteristiche tecniche
L’edificio ha una forma compatta, con una pianta quasi quadrata ed è composto da 14 appartamenti distribuiti su tre piani fuori terra, di cui 12 bilocali e 2 monocali (potranno quindi ospitare famiglie con fino a 4 componenti).
La casa passiva ha un’esposizione a pieno sud e la disposizione di tutti gli spazi è stata pensata nei minimi particolari: soggiorno e cucina sono orientati sui lati sud, est ed ovest; camere da letto e servizi igienici sul lato nord. La nuova frontiera dell’edilizia sostenibile esige anche lo sviluppo di nuove sensibilità da adottare nel vivere quotidiano. Per questo motivo, lo stabile è dotato di una lavanderia comune, le cui macchine funzioneranno mediante un pannello con attivazione tramite una chiave collegato al rispettivo appartamento per garantire la corretta ripartizione dei costi. Le unità abitative sono dotate di cucina con elettrodomestici e sistemi di illuminazione a basso consumo, proprio per adeguare gli alloggi agli standard energetici previsti.
Al taglio del nastro
“Insieme a questa casa, oggi, inauguriamo quella che sarà una delle sfide del futuro - ha spiegato il presidente Atc Mazzù - rendere l’edilizia sociale sostenibile non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche nei consumi energetici. I canoni di affitto sono determinati per legge ma per le spese ripetibili non esistono tariffe calmierate per le famiglie in sofferenza economica: la grande difficoltà, per molti utenti, è quella di far fronte alle spese per acqua e riscaldament”.
Grande entusiasmo anche da parte degli amministratori comunali. “Sono veramente lieta che la prima casa popolare passiva venga inaugurata proprio qui a Cirié, anche perché è la dimostrazione che tecnologie ed innovazioni architettoniche non possono e non devono essere indirizzate esclusivamente all’edilizia privata e alle grandi città - ha detto il sindaco Devietti –. Con questa nuova realtà, introdurremo nel Piemonte un modo innovativo di pensare all’edilizia popolare: intelligente, futuribile, sostenibile e progettata per il benessere dei suoi occupanti. Gli alloggi sono già parzialmente arredati con cucina attrezzata di elettrodomestici a basso consumo: un altro motivo per cui l’edificio si differenzia da altri dello stesso genere venendo incontro alle esigenze, anche economiche, dei nuclei familiari che vi abiteranno. La cerimonia di inaugurazione di oggi è il frutto dello sforzo congiunto di diversi operatori: l’Atc in primis, la Regione Piemonte e il lavoro delle amministrazioni comunali ciriacesi. Un esempio questo di come la sinergia e la collaborazione tra enti ed istituzioni sia imprescindibile per ottenere risultati lusinghieri e superare insieme gli eventuali momenti di impasse che, in progetti di questa entità, possono sorgere”.
“Questi nuovi 14 alloggi sono indispensabili per ricollocare alcuni nuclei familiari che già da tempo seguiamo e le cui esigenze abitative sono diventate per noi prioritarie - ha aggiunto Sala -. L’inaugurazione di oggi ci permette di dare sicurezza e stabilità a persone anziane, bisognose e spesso sole, una delle fasce sociali che in questi ultimi anni ha maggiormente sofferto le conseguenze del difficile momento economico che stiamo vivendo”.
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