Si muore di più per tumore qui a Chivasso che nella cosiddetta “terra dei fuochi”, la vasta area tra le province di Napoli e Caserta, caratterizzata dalla presenza dei roghi di rifiuti. Dunque, quanto incide l’incremento dei carichi ambientali nel chivassese sull’aumento delle patologie tumorali che si è registrato negli ultimi sei anni? E’ questo il senso dell’interrogazione che il consigliere del Movimento 5 Stelle, Marco Marocco, ha presentato sulla scrivania del sindaco Libero Ciuffreda, primario di oncologia all’ospedale Molinette di Torino. I dati che i 5 Stelle rendono pubblici attraverso la loro interrogazione sono inquietanti. “Le richieste - spiega Marocco - di esenzione ticket per patologie tumorali all’Asl To 4 nel distretto di Chivasso, dal 2006 al 2012, sono aumentate del 212%, passando da 250 a 530. Comparando i dati forniti dalla ASL NA2 Nord distretto 41 (circa 109mila abitanti), presa come riferimento ‘negativo’ per l’alta percentuali di tumori registrati, con quelli della ASL TO4 distretto di Chivasso (circa 120 mila abitanti), le richieste esenzioni ticket per patologie tumorali risultano essere maggiori sul nostro territorio rispetto a quelle di un territorio noto per la sua triste locuzione, la terra dei fuochi”. “Là, la camorra, da anni, brucia rifiuti a cielo aperto - continua il consigliere -. Da noi ci sono discariche, falde inquinate, un deposito nucleare a pochi chilometri che perde i pezzi, le emissioni delle centrali a biomasse e non solo.. I dati sono preoccupanti. Serve una seria e approfondita indagine epidemiologica sull'inquinamento dell'aria e dell'acqua del nostro territorio e serve un registro tumori per tutto il distretto”. La città di Chivasso, d’altronde, dati alla mano è tra quelle con la più alta concentrazione di inquinanti presenti nell’aria (CO2, Nox, PM10). Nel solo mese di gennaio 2013, pensate un po’, si sarebbe sforato per 24 giorni su 27 il limite di PM10. Esiste un rapporto causa-effetto tra questi fattori inquinanti e questo aumento di casi di tumore sul territorio? La questione verrà portata anche in Regione con un’interrogazione del consigliere Davide Bono.
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