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27 Novembre 2017 - 09:57
Claudia Buo
Continua senza che si intraveda una fine la lite tra gli ex assessori della Giunta Libero Ciuffreda, Claudia Buo da una parte e Massimo Corcione dall’altra.
La polemica in punta di penna tra gli ex amministratori su chi abbia più o meno responsabilità sul progetto Wastend tiene banco da settimane.
Ora che la Città Metropolitana ha definitivamente bocciato il progetto Wastend, l’impianto di trattamento dei rifiuti che avrebbe portato con sè un significativo incremento della discarica dei Pogliani, è iniziato il gioco dello scarica barile.
“Lo volevi tu”, stigmatizza Buo a Corcione. “No, lo volevamo tutti”, replica l’ex vice sindaco che aveva la delega all’Ambiente.
Uno scarica barile che esula i confini dell’esecutivo di “ciuffrediana” memoria. Oggi tocca ancora a Buo replicare a Corcione. Sentite un po’ qua.
Riceviamo e pubblichiamo.
Faccio volentieri seguito al mio ex collega di Giunta Massimo Corcione che risponde, mi pare un tantino piccato, alla mia lettera al Vostro giornale. Lettera nella quale davo alla vicenda Wastend una sfumatura di verità un po’ dissonante da quanto propugnato a destra e a manca.
Sono costernata di aver interrotto una “narrazione” a senso unico, fatta di vittimismo e di autocelebrazione, ma quel che è fatto è fatto: eppoi sono abituata a dare a Cesare quel che è di Cesare, ed ho, anzi abbiamo, un debito di riconoscenza verso Sindaco, colleghi di Giunta e soprattutto Consiglieri Comunali che ci hanno sostenuto anche nei momenti più difficili.
Confesso di aver letto il pezzo in più giorni: riconosco a Massimo tante doti, decisamente non quello della sintesi. Insomma con i soliti toni pedagogici di chi la sa lunga, di chi ha fatto il militare a Cuneo, mi par di capire che sostenga questo: nelle dinamiche di amministrazione e di Giunta, spesso burrascose, la collegialità delle decisioni e delle responsabilità deve essere un imperativo per garantire un governo credibile alla Città. Verissimo, e stando così i fatti, posso dire di essere totalmente d’accordo con Corcione.
O, per meglio dire, sono d’accordo con il Massimo Corcione di questa settimana; che probabilmente è soltanto un omonimo del Corcione della settimana scorse, quello che unilateralmente addossava le responsabilità ad altri, Sindaco in primis. Ed ugualmente diverso da quello che, intervistato su queste pagine, attribuiva la mancata riuscita della pista di via Ceresa a non so quale fantasioso complotto di giunta ai suoi danni. Mutazioni di idee ed orientamenti che hanno del prodigioso! Ecco, con quel Massimo Corcione, non posso che essere in totale disaccordo.
Tralascio la parte in cui glissa e conferma sostanzialmente quanto scritto circa la sua “morbidezza” nei confronti di SMC, e stendendo un velo imbarazzato sul tentativo di asserire la presenza all’atto di giunta in cui si dava mandato all’Avvocato per il recupero del credito (l’atto è il 181 del 2016 e nessun altro).
Un cenno infine al riferimento che l’ex Vicesindaco fa, con aristocratica signorilità, alla mia sconfitta alla primarie, ed alle mie presunte “ambizioni politiche”. Io, prima di tutto, ho avuto il coraggio di correre con lealtà, parlando di programmi e progetti, il che non è da tutti. Poi ho impegnato tempo e risorse per mettere insieme un gruppo di persone, tutte validissime, per realizzare una lista a sostegno di Castello, sfilandomi infine da responsabilità dirette di governo, conscia della mia personalità a volte ingombrante. Non mi sembra un particolare esempio di ambizione politica, piuttosto l’esempio di un impegno politico a servizio della città e non di traguardi personali. E non mi sembra che si possa dire altrettanto di chi invece, al momento di candidarsi, è scomparso nella nebbia in attesa degli eventi.
Infine, per non essere da meno, vorrei anch’io fare una citazione. Ma ho finito i Baci Perugina quindi accontentatevi di quanto diceva Mario Brega: “sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma: oggi è stata piuma”.
Claudia Buo
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