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Anastasia sempre nei nostri cuori

Anastasia sempre nei nostri cuori
Un’intera città sconvolta, Chivasso. Due frazioni distrutte dal dolore, Betlemme e Boschetto. La scorsa settimana un piccolo angelo chivassese è volato in cielo. Anastasia Scimeca, 10 anni, non è riuscita a vincere la sua battaglia contro quel male rarissimo che da tre anni a questa parte le aveva reso difficile, durissima, impossibile, la sua vita da bambina. Improvvisamente, da quel maledetto mese di maggio 2010, Anastasia non poteva più fare quello che facevano tutte le sue coetanee. Anastasia era affetta da neuroblastoma, il cancro che colpisce il tessuto osseo e che non lascia quasi mai scampo. La bambina si è spenta nella notte tra giovedì e venerdì scorso, nella sua casa, circondata dall’affetto e dall’amore del papà Massimo, della mamma Monica e delle sorelline Elizabeth e Ginevra di, rispettivamente, 9 e 2 anni. I funerali sono stati celebrati sabato mattina nel Santuario di Gesù Bambino a Betlemme. La piccola bara bianca è stata portata a spalle da casa, in via Cigliano, fino al sagrato, circondata dai compagni della scuola primaria di Boschetto e dagli amici, ognuno di loro con in mano un palloncino bianco con il suo nome. Al termine dell’omelia officiata da Fra’ Stefano, il frate Cappuccino, alcuni compagni della classe quinta hanno letto alcuni pensieri per Anastasia: anche il suo banco resterà vuoto, Anastasia ci sarà sempre nei loro cuori... Ultimata la funzione, il feretro è proseguito per il tempio crematorio di Mappano di Caselle Torinese. “Abbiamo deciso così - ha spiegato papà Massimo - perchè resterà sempre in casa, al nostro fianco...”. Anastasia era una bambina piena di vitalità. Le piaceva frequentare la scuola e lo ha fatto fin quando le forze l’hanno sorretta. L’ultima sua lezione risale a giovedì 14 novembre. Si sottoponeva da tempo a cure specialistiche presso il reparto del Regina Margherita di Torino. A nulla è valso il trapianto di midollo, nel marzo 2011, prelevato dalla sorellina Elizabeth. “Uno dei suoi ultimi desideri era quello di frequentare una scuola di scacchi, volevo iscriverla a Chivasso, ma lei non mi ha dato il tempo...” non riesce a trattenere le lacrime, e il dolore, il papà. “Vogliamo ringraziare - prosegue Massimo Scimeca - tutti gli angeli della Samco, in particolare Piero Fassiano, che Anastasia chiamava ‘nonno Piero’ perchè le è stato vicino dal primo giorno della sua malattia fino all’ultimo. E ancora tutta la comunita di Betlemme perchè nonostante sia solo un anno che abitiamo qui, ci ha accolto in maniera eccezionale. Un ringrazimento anche alla comunità di Boschetto dove Anastasia è vissuto i primi anni della sua vita. E in particolare alla famiglia Salvetti, che ci è stata sempre vicino”. Anastasia
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