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CASELLE. Baracco con le mani legate su Mappano

CASELLE. Baracco con le mani legate su Mappano

“Se vi muovete contro Mappano, Baracco cade”. Questa, in sintesi, la posizione dei numerosi mappanesi presenti all’interno degli organi di governo casellesi.

La vicenda relativa alla costituzione del comune di Mappano e al possibile default per i comuni cedenti continua a tenere banco, specialmente in quel di Caselle dove le istituzioni sono in larga parte occupate dai cittadini della sfortunata frazione.

Il consiglio comunale, infatti, vede la presenza di sei mappanesi (il 40% del totale) tra maggioranza e opposizione: Paolo Odetti, Gianrocco Stracuzza e Filippo Elia per il Pd, Luigi Gennaro di Uniti Per Mappano, Sergio Cretier in rappresentanza di Sinistra Ecologia e Libertà e Roberto Tonini (presidente del consiglio); la stessa giunta, guidata da Luca Baracco, riserva un posticino, in quota Mappano, al segretario del Pd della frazione, Domenico Cantone, come assessore all’urbanistica. A questo punto, dire che Baracco e i suoi abbiano le mani totalmente legate sulla vicenda Mappano, pare ovvio: nonostante l’apparente comunione di intenti tra le amministrazioni di Borgaro e Caselle quest’ultima difficilmente potrà intentare un ricorso contro la frazione (come ipotizzato dal sindaco di Borgaro Claudio Gambino), pena la caduta della maggioranza di Baracco e il commissariamento della città, prima delle elezioni previste per questa primavera. La speranza di Caselle, e di tutti i comuni cedenti, in attesa della pubblicazione degli ultimi dati relativi ai bilanci, è quella di ottenere un piccolo aiuto, economico, da parte della regione, in rispetto alla così detta  “invarianza finanziaria” descritta nella sentenza della corte costituzionale, del 2014, che sanciva la nascita del comune di Mappano.

Eppure, nonostante tutto, il sindaco di Caselle, Luca Baracco, non esclude nulla: “Nel caso ci dovessimo muovere non sarebbe per un ricorso contro la nascita di Mappano ma per chiedere un’azione di responsabilità nei confronti di quei consiglieri regionali che votarono la legge di istituzione del comune senza prevedere fondi regionali”.

Si può chiamare in mille modi ma il risultato sarà sempre il medesimo: se Caselle dovesse muoversi contro Mappano, un secondo dopo, i mappanesi a sostegno di Baracco si muoverebbero contro Caselle facendo venire meno la fiducia nel primo cittadino e impedendo l’approvazione del bilancio

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