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La minoranza abbandona l'aula: "stanchi d'essere presi in giro"

La minoranza abbandona l'aula: "stanchi d'essere presi in giro"

"Non vogliamo più essere presi in giro dal questo Segretario Comunale e dal Sindaco. Per cui ci asteniamo sulla delibera e usciamo dall'aula". Non ha voluto sentir ragioni il rappresentante della minoranza Eliseo Arvat. Giovedì sera è arrivato in Consiglio Comunale, s'è seduto e, di fronte al primo punto consistente nella consueta lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente, ha detto la sua, sfogando tutta il risentimento accumulato da qualche mese a questa parte sullo scottante argomento della nuova rotonda con tanto di parcheggio che l'Amministrazione vuol siostemare all'ingresso del paese. Tempo cinque minuti, insomma. Arvat s'è alzato e se n'è andato, seguito dal collega Ermes Ruzzon.

La causa di tanto furore è stata la totale assenza, nei verbali, delle dichiarazioni che Arvat aveva rilasciato nella seduta di aprile quando, di fronte all'esame delle osservazioni e delle controdeduzioni al famigerato progetto esecutivo di variante al Prgc, aveva sollecitato, ed ottenuto, il rinvio. Motivo? "Chiedio il rinvio – erano state le testuali parole dell'iracondo consigliere di minoranza – perchè alla popolazione non è stato dato avviso di deposito. Un'inadempienza: il progetto deve stare in pubblicazione per 15 giorni (lo è stato dal 7 al 22 dicembre) e per altri 15 per recepire le osservazioni. La gente non può sapere quando gli atti sono consultabili e non venite a dirmi che devo venire tutti i giorni a consultare l'albo pretorio. Abbiamo tante bacheche per porre degli avvisi. Lo fa il Comune di Torino non vedo perchè non debba farlo Carema". Ma agli atti non è stata riportata una sola parola. "Non è la prima volta che faccio notare comportamenti che non vanno bene" ha rinfacciato Arvat prima di uscire dall'aula.

"Solitamente quando non viene votato un punto non viene prodotta nemmeno la delibera" ha alzato le spalle il Sindaco Giovanni Aldighieri, preso evidentemente alla sprovvista ma conscio, con un filo di imbarazzo, dello strafalcione. E infatti ha rassicurato: "d'ora in avanti quando rinviamo o ritiriamo un punto lo mettiamo in votazione e produciamo la delibera".

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