Cerca

Violenza sessuale. Giovane di Caluso alla sbarra

Violenza sessuale. Giovane di Caluso alla sbarra

Violenza sessuale su minore. Questa è l’accusa pesantissima che grava su S.R., giovane di Caluso, finito imputato presso il Tribunale di Ivrea. Martedì scorso si è tenuta un'udienza, a Palazzo Giusiana, per ascoltare la vittima, la ex fidanzatina G.F. all'epoca dei fatti ancora minorenne. L'interrogatorio si è svolto a porte chiuse di fronte al collegio presieduto Carlomaria Garbellotto, con l’intento di ricostruire il drammatico episodio risalente al 28 febbraio 2013. In una prima fase, di fronte ai Carabinieri, la ragazza aveva raccontato di un incontro come tanti altri nell'ambito di quel rapporto ancora acerbo, finito poi in violenza: S.R. l’avrebbe trascinata con la forza sui sedili posteriori dell'Alfa 147 su cui si stava trovavano costringedola ad avere un rapporto non voluto. L’esame di fronte al collegio, però, è stato davvero complicato e tortuoso, tanto che più volte il giudice Garbellotto ha dovuto fare presente alla vittima di dire tutta la verità, salvo incorrere nel reato di falsa testimonianza. Incalzata dalle domande del pm Lorenzo Boscagli, la ragazza, forse a causa della tensione legata ad argomenti così delicati e al fatto di trovarsi in un’aula di tribunale, è andata in contrasto più volte con le dichiarazioni precedentemente rilasciate ai carabinieri di Caluso. La versione è cambiata in maniera abbastanza consistente: S.R. non l’avrebbe trascinata senza il suo consenso e non le avrebbe imposto nulla. Inoltre, la ragazza ha dichiarato che la decisione di sporgere querela non è partita da lei ma è da i suoi genitori, indignati per il racconto della figlia. Proprio su tutte queste difformità e sulla confusione di G.F. è intenzionata a puntare la difesa dell’imputato.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori