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CALUSO/CHIVASSO. Istituto Ubertini, le incongruenze sui "servizi di sala e bar". E' questa la "buona scuola?

CALUSO/CHIVASSO. Istituto Ubertini, le incongruenze sui "servizi di sala e bar". E' questa la "buona scuola?

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Buongiorno,

Siamo un gruppo di genitori che i propri figli frequentano la classe II° dell’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Ubertini di Caluso (To), Indirizzo alberghiero, che al momento dell’iscrizione al primo anno (anno scolastico 2015/2016) erano stati informati che l’Istituto garantiva il conseguimento di un attestato riconosciuto dalla regione Piemonte alla fine del terzo anno, di una qualifica sia al servizio “preparazione Pasti” sia per la qualifica dei “Servizi di sala e Bar”.

Recentemente ci è stato comunicato che non sarà più possibile eseguire la qualifica per i “servizi di Sala e bar” nella sede di Caluso ma solo in quella di Chivasso.

Chiedendo spiegazioni al preside dell’Istituto, che è preside sia nella sede di Caluso sia in quella di Chivasso, la sua risposta è stata molto vaga e scortese dicendoci che ci era stato detto e che non era specificato in nessun modo al momento dell’iscrizione, al contrario noi, abbiamo sul volantino datoci in fase di conoscimento dell’istituto entrambe le qualifiche e ci era stato comunicato verbalmente in fase di conoscimento della struttura nelle giornate definite Open day.

Oltre all’arroganza presentata dal preside in quanto ci ha detto che siamo noi che non abbiamo capito, (possibile che siamo tutte rimbambite?) ha tergiversato dicendo che alcune norme sono cambiate e la sede di Caluso non ha la possibilità di avere questa qualifica. Ci ha anche comunicato che se raggiungiamo un numero di almeno 12 studenti che presentino la volontà di effettuare il corso di servizio sala Bar, lui ci concede la possibilità di formare una classe ma, senza la possibilità di avere la qualifica regionale. In alternativa la possibilità di trasferirci nella sede di Chivasso, o addirittura di cambiare indirizzo e scuola.

Ora noi ci chiediamo il motivo di questo cambiamento e perché ci è stato comunicato solo ora e in particolar modo se Voi eravate a conoscenza di questo fatto. Visto che non ci viene neanche data la possibilità di poter eventualmente fare l’esame nella sede di Chivasso pur frequentando a Caluso.

Un altro punto è il “contributo volontario” di 190,00 euro, all’atto dell’iscrizione; ad alcune famiglie è stato detto (da parte della segreteria) che se non avessero versato l’intera somma, non avrebbero fatto fare i laboratori. Quello che è certo è che con un contributo “volontario” ma tra le righe “obbligatorio” avremmo almeno il diritto di avere le porte nelle aule? Perché anche questo ci è negato e al posto delle tende, i vetri sono stati pitturati. A noi non sembra affatto un azione ragionevole.

In sostanza quello che ci viene spontaneo pensare è che al momento dell’iscrizione del primo anno, si sono venduti molto bene, ma alla fine dei conti il prodotto non è conferme con quello acquistato.

Questa lettera ha il fine di rendere noto anche alle istituzioni che la “Buona scuola” come tanto decantata, proprio buona non è!

La firma dei genitori della classe seconda E dell’Istituto di Istruzione superiore C. Ubertini di Caluso.

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